NOCI – Si va verso le elezioni regionali in Puglia, dove tutto sembra scontato, ma non lo è stato affatto in Emilia Romagna e in Calabria, due banchi di prova anche per la maggiora di governo nazionale.
L’entusiasmo popolare, merito anche delle Sardine che hanno contribuito ad una narrazione politica in piazza e nel web, oltre che di Salvini che ha battuto le piazze dell’Emilia a tappeto, ha determinato una grande partecipazione, con una affluenza alle urne del 67%, contro il 44% in Calabria.
In Emilia, col 51%, ha vinto il Centro Sinistra, di otto punti sopra la Destra di Salvini, dunque bloccando le ambizioni di una spallata che non c’è stata, nonostante il “Capitano” le abbia tentate tutte.
In Calabria stravince invece la Santelli del Centro Destra, col 55% la candidata di Berlusconi stacca di venti punti un Centro Sinistra non pervenuto. Una Calabria dilaniata da scandali politici, dove il 56% degli elettori è rimasto a casa perché sfiduciato.
E proprio in quello che alle politiche era stato un Feudo M5S, Grillo rischia di non entrare in consiglio regionale e non rappresentare un popolo che meno di due anni fa lo aveva acclamato come primo partito in Calabria. Flop a cinque stelle anche in Emilia.
Tiene il PD, che necessariamente a Roma vedrà di riequilibrare i pesi in maggioranza.