NOCI – Mancano meno di tre settimane alle elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. In questi giorni la campagna elettorale nocese è entrata nel vivo soprattutto dopo il deposito delle liste che ha delineato il quadro di candidati e coalizioni. Enzo Bartalotta è il candidato della lista La Scelta Buona che supporta la coalizione di Noci Officina Civica a sostegno di Paolo Conforti. Abbiamo rivolto a lui qualche domanda.
Ci si avvicina alla data del 10 giugno per le elezioni amministrative: quali sono le proposte che La Scelta Buona mette sul tavolo della coalizione Noci Officina Civica? «Noi della Scelta Buona lavoriamo di squadra, liberi da protagonismi, perciò le nostre proposte sono state elaborate e redatte insieme a tutta la coalizione Noci Officina Civica. I nostri valori sono onestà, famiglia e lavoro. Il nostro primo contributo si è orientato alla visione e ad un percorso di rilancio territoriale attraverso la risorsa del turismo. La nostra proposta mira a far crescere il tessuto produttivo privato, vediamo il settore pubblico come ambito che oggi è un ostacolo, ma con noi diventerà facilitatore di sviluppo e benessere. Nel nostro programma è descritto il percorso da fare. Sui palchi e nei comizi di quartiere avremo modo di dettagliarlo ai cittadini».
Lei ha denunciato tramite pagine social e clip video situazioni poco chiare della cittadina che si candida ad amministrare, pubblica illuminazione in primis. Ritiene che il metodo della denuncia via social funzioni? Cosa serve per cambiare? «I social spaventano solo chi ha qualcosa da nascondere, ma è innegabile che siano un canale di comunicazione nuovo. I vecchi politici ne sono spiazzati perché sono abituati a far valere il loro potere negoziale, talvolta condizionante se non addirittura ricattatorio, dal vivo. Farlo virtualmente è più difficile per loro. Comunque si, credo che se funziona un giornale on line funziona anche la denuncia sui social. Per cambiare serve denunciare e sul gruppo social che amministro, il Termometro, molti cittadini mi inviano foto e rimostranze che io provvedo a pubblicare. Molte volte l’amministrazione è stata costretta ad intervenire a seguito delle nostre denunce».
A suo parere quali sono le criticità che vive Noci oggi? Quali le soluzioni? «Il limite più grosso di Noci è una classe politica radicata nei decenni, responsabile degli scandali che hanno travolto Noci, che mette in secondo piano i bisogni dei cittadini. La soluzione è una, quando hai un ramo secco che non produce frutti per il popolo va tagliato! Il 10 giugno i nocesi hanno l’opportunità di cambiare in blocco la vecchia classe politica nocese, rappresentata da Nisi, Liuzzi, gli accoliti ed alcuni imprenditori che muovono i fili …»
Sin dalla sua presentazione La Scelta Buona ha sempre posto in primo piano il tema del turismo: crede che Noci possa diventare una città turistica? In che modo? «Noci è già città turistica, ma le manca questa consapevolezza e si lascia massacrare da scelte egoistiche e materialistiche. È l’era del masochismo. Ma siamo nel cuore pulsante di un circuito turistico da 1,5 milioni di arrivi annui. Occorre ridare ordine e decoro ai beni collettivi, mettere a sistema la nostra identità, i prodotti ed i luoghi che ci distinguono. A quel punto serve un programma di eventi annuali che possano giustificare la permanenza di visitatori a Noci e potenziare l’offerta di posti letto».
Perché alle amministrative di giugno i cittadini nocesi dovrebbero votare La Scelta Buona? «Perché da decenni votano sempre le stesse persone, che hanno mortificato Noci, sia economicamente sia sotto altri aspetti. Sembra che ci siano soggetti che vogliono normalizzare una deriva legale che di normale ha nulla. Dunque indicare come soluzione di Noci i soggetti che invece ne sono causa è un paradosso da evitare. La Scelta Buona è il nuovo, il serio, il giusto».