NOCI – “Assolti perché il fatto non sussiste”. È la decisione assunta dal giudice del Tribunale per i Minori a seguito dell’udienza preliminare svoltasi a Bari l’8 maggio scorso in merito alla vicenda dei parkouer accusati di furto aggravato in concorso.
Tutti assolti con formula piena dunque i ragazzi che la sera dell’epifania del 2016 furono fermati dai carabinieri della stazione locale perché, a seguito di formale denuncia, furono individuati come ladri d’appartamento. I cinque ragazzi, di cui quattro minorenni all’epoca dei fatti, sono stati difesi dall’avv. Giuseppe Sgobba che è riuscito a documentare il vero motivo per cui i ragazzi quella sera si trovavano sul tetto dell’abitazione di via San Giovanni.
Dagli atti processuali emergerebbe che in effetti i ragazzi già da diverso tempo praticavano, anche di giorno, attività di parkour, ovvero uno sport estremo che vede il salto da un tetto all’altro senza protezioni. Attività sportiva molto particolare che ha fatto rimanere sulla graticola per un anno i diretti interessati e le loro famiglie.
Soddisfatti i genitori. «Hanno fatto passare i nostri figli come dei criminali – dice una mamma dei ragazzi coinvolti – con la sentenza di oggi, grazie al lavoro svolto dall’avv. Sgobba, possiamo riaffermare che i nostri figli sono dei bravi ragazzi e che non hanno fatto nulla di male. Accusare qualcuno solo perché si sentono degli schiamazzi notturni non è affatto bello. Abbiamo passato un anno in costante tribolazione per non parlare della gente che ci evitava e che parlava alle nostre spalle. Noi abbiamo sempre sostenuto che i nostri ragazzi fossero innocenti e che non fossero dei ladri. Oggi ne abbiamo avuto, casomai ce ne fosse stato bisogno, ulteriore conferma».
Dopo il dispositivo di sentenza si rimane in attesa delle motivazioni che hanno indotto il giudice a decidere per l’assoluzione dei cinque giovani.