NOCI – In un’epoca altamente social, ma altrettanto polemica ed aggressiva, quando non narcisista ed eccessiva, è un piacere leggere i post o i commenti educati ed appassionati di qualche utente. Merce rara! Oggi vi parlo di un nocese piuttosto social, decisamente umile, simpatico ed appassionato. È un signore, padre di due bambine, 9 e 4 anni, impiegato in un call center da ben 22 anni, che arrotonda i guadagni come cameriere. È Piero Jerovante, conosciuto dalla maggior parte dei nocesi presenti su facebook.
Piero è un esempio di utente attento e simpatico. I suoi commenti sono esempio di partecipazione educata alla discussione, sempre pronto a comprendere entrambe le parti. È piacevole leggere i suoi commenti, spesso scritti in dialetto nocese. Ha davvero una singolare capacità di scrivere in dialetto, rendendo lo scritto aderente a come si pronunciano le parole. Ritengo Piero un utente quasi modello, da cui poter prendere spunto. Nella nostra comunità, nella piazza virtuale nocese, si pone in maniera educata, ma anche insospettabilmente intelligente, perché è molto auto ironico. Piero sa come non prendersi troppo sul serio, oltre che smorzare i toni quando salgono.
Altro segno distintivo del nostro concittadino è la sua passione per la Juventus (fin da quando aveva sei anni), che lo porta ad ingaggiare confronti e sfottò con chiunque, ma soprattutto con gli interisti. Mai cattivo, sempre simpatico e scherzoso, ogni interista a Noci aspetta i suoi post e commenti quando l’Inter perde. Ma è anche bersaglio di tutti, quando la Juve perde le finali Champions. Finali che lui non vede interamente per eccessiva partecipazione ansiosa all’evento. Proprio nell’ambito calcistico Piero è una enciclopedia a web aperto. Ci propone costantemente dei post con personaggi e storie del calcio passato; vecchie glorie rivivono grazie a Piero ed i giovani posso conoscerle per la prima volta.
Se è vero che si impara con l’esempio, bene, prendete esempio da Piero Jerovante su come interagire sui social. Per me è il nocese social dell’anno. Ovviamente quando si incontra Piero per le strade di Noci è altrettanto sorridente, partecipe e simpatico. Evviva quindi le belle persone come lui, e che Babbo Natale gli porti il triplete del Napoli o, meglio ancora, dell’Inter.