Fanta Cup: finale decisa ai rigori, vince Orange

NOCI – Dopo più di un mese di incontri settimanali, la prima edizione del “Dribbling Fanta Cup”, organizzata da Giuseppe Mansueto e Giovanni Laera, è giunta al termine. Domenica 31 luglio, a partire dalle 19.30, si è disputata la finalina e, a seguire, la finalissima. Nella finalina, con in palio la terza posizione, si sono affrontate Anima e Cuore e Atletico Bellavista. La partita si è conclusa 2 – 2 nei tempi regolamentari (reti Anima e Cuore: Goffredo e Castellana, Atletico Bellavista: Posa e Locorotondo) ed è stata decisa ai rigori. 4-6 è l’esito finale, con l’Atletico Bellavista del mister Giuseppe Mezzapesa che ha conquistato il terzo posto.

CRONACA DELLA FINALISSIMA – L’attesa finalissima ha visto l’Orange di Massimo Miccolis scontrarsi con la Longobarda di Francesco Manfredi in una gara bella da guardare e in bilico fino all’ultimo minuto. Nella prima frazione le due squadre, decise a portare a casa la vittoria, iniziano ad attaccare e a creare occasioni. Ben presto l’Orange trova il vantaggio: è Piero Sciatta, maglia numero 8, con un’azione personale a concludere in rete con il sinistro. La Longobarda subito reagisce, con Cesare Sportelli che sigla il gol del pareggio e con un attento Piergiuseppe Palattella che impedisce agli avversari dell’Orange di andare a segno. Ma Sciatta riesce nuovamente a beffare la difesa Longobarda e ad insaccare il gol del 2-1 sul quale termina il primo tempo.

Nella seconda frazione, dopo un inizio equilibrato con tentativi che non vedono finalizzazioni su entrambi i fronti, la compagine di mister Miccolis trova con Giuseppe Turi la rete del 3 – 1, sulla quale l’epilogo del match sembra deciso. I minuti scorrono e la situazione resta ferma finché Bruno Gigante tira da fuori aria, approfittando dei giocatori che coprono la visuale del portiere, e conclude in porta. Il suo gol riaccende le speranze per la Longobarda e toglie qualche certezza all’Orange, che inizia a mostrare crepe difensive forse dovute alla stanchezza. In “zona Cesarini” Paolo Negro porta i suoi sul 3 – 3, riaprendo i giochi. A pochi minuti dal fischio finale, Sciatta si ritrova uno contro uno con il difensore avversario, cerca con una finta di portarsi la palla sul sinistro per concludere a rete ed ecco il dubbio contatto, che porta gli spettatori a chiedere il rigore. L’arbitro, di contro, decide di ammonire Sciatta per simulazione e tra l’incredulità del pubblico e la sportività di Sciatta che non protesta, si continua a giocare. Il verdetto giunge lento: terminano i minuti regolamentari e si va ai rigori, conquistati con caparbietà dalla Longobarda.

Longobarda
Longobarda

Si conclude così questa prima edizione del Fanta Cup, con la lotteria dei calci di rigore, momento che appassiona tutti gli spettatori, mentre aumenta la tensione dei giocatori. Alla fine dei tiri dal dischetto è la squadra di mister Miccolis a strappare la vittoria per 7 – 5, lasciando l’amaro in bocca alla Longobarda che deve accontentarsi della seconda posizione. (Orange: Palagiano F. gol, Netti gol, Turi gol, errore di Sciatta; Longobarda: gol di Palatella e Gigante, tiri errati: Mirizzi, Negro e Matarrese).

PREMIAZIONI – Pur dovendo rinunciare in extremis al primo posto, la Longobarda torna a casa con parecchie soddisfazioni. Infatti ben due dei tre trofei individuali, che gli organizzatori hanno scelto di assegnare, vedono protagonisti i membri della Longobarda. Cesare Sportelli si aggiudica il premio come miglior capocannoniere e Francesco Manfredi quello di miglior mister in quanto ha creato la propria squadra utilizzando il minor numero di crediti (450/500) e l’ha condotta in finale. Alla squadra allenata da Giuseppe Lippolis, Conforti Assicurazioni, va invece il premio disciplina come squadra più corretta del Fanta Cup. La serata si chiude con le premiazioni delle squadre che hanno guadagnato il podio. La terza classificata, l’Atletico Bellavista, riceve una coppa e un aperitivo presso il bar “Orange Cafè”. Alla Longobarda va la coppa e un buono per una cena presso la pizzeria “Oliver & Hardy” e, infine, la squadra vincitrice, Orange, oltre a poter sollevare la coppa del primo posto, si aggiudica una cena per 12 persone presso l’ “Abate Masseria”.

premio disciplina
premio disciplina

I VINCITORI – Al termine del match a Piero Sciatta, uno dei migliori in campo, autore di una doppietta decisiva ai fini del risultato, abbiamo domandato la sua soddisfazione e i suoi commenti circa l’episodio finale che lo ha visto protagonista del dubbio contatto falloso, sul quale gli spettatori hanno richiesto il rigore, dall’arbitro non concesso, e che avrebbe potuto porre un punto alla storia della partita. “Sono stato molto contento della mia prestazione. Pensavo di non giocare per vari problemi fisici, dolori alle caviglie: l’età si fa sentire. Non si vincono da soli le partite, il merito è di tutta la squadra. È stata una bella esperienza, con ragazzi fantastici. A proposito dell’episodio finale: per me il rigore era netto però se l’arbitro decide il contrario non puoi farci nulla, accetti e vai avanti”.

Anche mister Massimo Miccolis, all’indomani del successo, ripercorre con noi i momenti salienti della serata finale e di questa esperienza calcistica che ha riscosso, alla sua prima edizione, grande successo.

Quanto si dichiara soddisfatto del successo ottenuto?

È stato un successo per noi inaspettato, nessuno credo avrebbe puntato un centesimo sulla mia squadra: siamo tutti molto soddisfatti. Devo fare i complimenti a tutti, innanzitutto agli organizzatori e poi alla mia squadra per avermi portato a questa grande vittoria. Voglio anche ringraziare il mio amico Lorenzo Marinuzzi, perché è anche grazie a lui che siamo arrivati fino a qui, con i suoi consigli dalla panchina. Spero venga rifatto nuovamente l’anno prossimo e vediamo di riorganizzare la squadra, anche se all’asta diventa difficile.

Crede che l’epilogo ai rigori abbia rispettato l’andamento della partita?

Credo che il risultato non sia stato del tutto giusto. Secondo me abbiamo fatto qualcosa in più rispetto agli avversari. È ovvio che una volta che eravamo sul 3 – 1, potevamo andare sul 4 – 1 mentre ci siamo ritrovati con il pareggio. Anche la scorsa volta, nel ritorno delle semifinali abbiamo sofferto, ci siamo fatti raggiungere da 2 – 0 a 2 – 2. Quindi diciamo che me lo aspettavo, perché i miei giocatori si sono poi un po’ cullati.

Il pareggio ottenuto negli ultimi minuti di gioco ha temuto potesse influenzare negativamente i suoi giocatori per i calci di rigore?

Sapevo di avere almeno tre o quattro pedine importanti che sapessero battere bene il calcio di rigore, perciò non ho avuto paura e non penso abbia influenzato.

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