NOCI – Viaggio a Torino per lo chef Pasquale Fatalino che in occasione del salone del gusto ha ritirato per l’ennesima volta la chiocciola Slow Food per essere rientrato nella guida “Osterie d’Italia 2017”. Il sussiadiario del mangiarbene all’italiana, giunto alla 27^ edizione, è stato presentato proprio durante la quattro giorni (22-26 settembre) della manifestazione internazionale “Terra Madre Salone del Gusto” che si svolge ogni due anni organizzata proprio da Slow Food.
Lunedì 26 settembre nella chiesa di Sant’Umberto presso la Reggia di Venaria Reale, la cerimonia di premiazione con i saluti dei vertici istituzionali e del patron Carlo Petrini. La guida raccoglie oltre 1400 indirizzi di locali segnalati proprio per la qualità della loro proposta e la Chiocciola è il simbolo che incorona i luoghi che meglio interpretano – con l’ambiente, la cucina, l’accoglienza – lo spirito e la filosofia dell’associazione.
«Non posso che essere contento per questo riconoscimento – ci dice lo chef Fatalino di ritorno dal soggiorno torinese – è un’ulteriore passo verso la direzione che abbiamo intrapreso già da qualche anno. I nostri prodotti, quelli pugliesi, sono i migliori: tocca a noi esaltarne gusto e qualità. Questo riconoscimento ci sprona a fare meglio». Lo chef prosegue poi raccontando un po’ la sua esperienza in Piemonte. «È stato incredibile. Sembrava di essere al centro del mondo. Cibi, prodotti, alimenti da tutto il mondo si sono incontrati lì a Torino dove tra la reggia (Venaria Reale ndr), il castello ed il centro cittadino, era un pullulare di stands gastronomici che non parlavano solo di cibo, parlavano di storia e di tradizioni. Ho visto e assaggiato anche lo zucchero per i diabetici e l’olio dei celti». Per fare un confronto basti pensare che solo gli stand espositivi rappresentanti la Puglia erano più di trenta. Vi erano tutte le regioni d’Italia, più l’Europa, l’America Latina, l’Asia e l’Africa.
Ovviamente lo chef nocese non poteva esimersi, durante uno dei tanti eventi proposti, da uno show coking in cui ha presentato, senza cucinare, i “Cavatellucci Terra Madre”, piatto presentato qualche anno fa ed ideato apposta per il Salone del Gusto. Un’apoteosi di gusto dei prodotti della terra murgiana. Soddisfazione doppia per Fatalino quando gli facciamo notare che è inserito nella stessa pagina di Peppe Zullo “profeta indiscusso del chilometro zero” (cit. Osterie d’Italia 2017). «Peppe è una guida per molti giovani chef – dice Fatalino – il suo amore per i prodotti della terra è ineguagliabile».
Ma la professionalità di Fatalino non si ferma all’Osterie d’Italia 2017. Il suo locale è inserito in altre importanti guide tra cui spicca una tedesca e quella di Repubblica.