NOCI – Nasce sotto la peggiore stella la nomina del nuovo coordinatore locale del partito. Dal grande entusiasmo iniziale, che recitava “… la profonda convinzione dell’importanza della politica nella vita della nostra comunità, il circolo locale di FDI-AN ha organizzato l’assemblea con la finalità di creare un momento di confronto e di riflessione sul significato della “partecipazione politica”, si è passati a “Non condividiamo la nomina del nuovo coordinamento del circolo locale di Fratelli d’Italia – AN sez. di Noci, nella sostanza e nella forma, e ne prendiamo le distanze”. Il tutto nel giro di pochi giorni.
La frittata sembra fatta, ma questa vicenda ha dei segnali positivi. Innanzitutto la schiettezza e la tempestività a prendere delle posizioni nette, ma anche il voler restare nel gruppo e lavorare da dentro per unificare gli intenti e perseguire un obiettivo sul territorio. Certo sarebbe stato tutto più semplice lavarsi i panni sporchi in casa, ma questo è secondario rispetto la prima sfida che adesso ha il gruppo locale, quello
di andare oltre i vizi classici della politica, le manipolazioni, le rivalse e le correnti interne di partito. Saprà FDI-An Noci davvero creare confronto e partecipazione politica? Questa volta la sfida è più ardua, perché bisogna sgombrare il campo dalle ombre di un nemico interno. Per il bene del paese, c’è da auspicare un lieto fine.
Di seguito il comunicato integrale giunto in redazione:
Non condividiamo la nomina del nuovo coordinamento del circolo locale di Fratelli d’Italia – AN
sez. di Noci, nella sostanza e nella forma, e ne prendiamo le distanze considerandoci
attualmente semplici tesserati. In queste circostanze è meglio essere schietti e, inoltre,
preferiamo essere decisi nel voler prendere una posizione chiara nei riguardi del nuovo
coordinamento “nominato” domenica scorsa.
Durante l’assemblea di domenica 7 febbraio, a seguito degli interventi di Italo Colucci e
Francesco Panetta, sono state poste alcune questioni per noi rilevanti: “Quale potrebbe essere
l’azione più scorretta da compiere in politica e in particolar modo all’interno di un partito
politico? Tra le molteplici risposte, ritengo meriti una posizione rilevante la
“manipolazione” (mi piace pensarla come una “mano che preme”), specialmente se compiuta in
occasione di percorsi e progetti apparentemente condivisi “Tale azione di manipolazione,
comprendendo che essa stessa convive da sempre con il fare di una certa politica, quando
pretende di essere attuata da chi promiscuamente condivide interessi personali con interessi
cosiddetti comuni, perde il requisito di “scorrettezza” per mutarsi in atto “auto-castrante”, (a
scanso di equivoci vi propongo delle definizioni tratte da diversi significati della parola
castrante, non si sa mai qualcuno dovesse fraintendere… “Che ha il potere di frustrare le
aspirazioni personali e di ridurre all’impotenza creativa… che inibisce, che blocca le
potenzialità di un individuo… che blocca cioè una possibilità, un’aspettativa, un’esigenza, o
impedisce l’espletamento di una funzione, di un’attività),”. L’assemblea, che avrebbe
anticipato il congresso cittadino, promossa nella convinzione che lo stesso fosse un momento
apicale nella vita di un partito politico è stata intesa da noi come genuina occasione di confronto
politico sul futuro del circolo di Fratelli d’Italia-AN di Noci. Essa, in realtà, si è trasformata in
una sorta di messinscena orchestrata ad hoc, dove tutto era già stato deciso. Tale situazione è
stata da noi denunciata tramite gli interventi di Colucci e Panetta, rivolti all’assemblea, i quali
affermavano che: “Tale atteggiamento, con molta probabilità, sta generando una nuova
manipolazione, specialmente nei confronti dei, … o mi scuso, del candidato coordinatore,
lasciandogli credere di aver ottenuto il coordinamento attraverso una propria e meditata
“strategia” che, a oggi, si presenta, comunque, genealogicamente legata a metodi e pratiche
appartenenti al passato (forse la passione nel considerare il tesseramento come una collezione
di figurine Panini è ancora presente nei nostalgici cuori di Destra), senza comprendere di essere
stato “manipolato” dal suddetto atto “auto-castrante” e ancora “in attesa che si compiano i
congressi provinciale e regionale, non siamo interessati a ricoprire cariche e ad avere ruoli in
un partito in cui non si condividono le nomine con chi attivamente e quotidianamente si
adopera per la crescita di Fratelli d’Italia-AN”.
A seguito di quanto detto vorremmo chiarire il motivo che ci ha spinto a non presentare una
candidatura alternativa in opposizione all’unica emersa. Tale scelta è stata maturata a seguito
della mancata fiducia e sostegno, da parte dei vertici provinciale e regionale, nei confronti del
coordinamento uscente caratterizzato da un gruppo di persone che ha lavorato attivamente,
specialmente in momenti difficili, senza mai abbandonare il partito e senza mai chiedere ruoli e
nomine, come invece hanno fatto altre persone, le stesse che oggi si ritrovano con vecchi
“oppositori” uniti e forse allettati dalla crescita nazionale del partito. Insomma sospettiamo che
tutto fosse stato già deciso da tempo.
Oggi possiamo dire che si è attuata una vera e propria spaccatura all’interno del partito tra l’ala
moderata e l’ala più legata al passato. Due anni di lavoro buttati al vento. Il motivo, che ci
spinge a restare all’interno del partito, come “opposizione”, è quello di credere in un partito di
centrodestra che lotta per valori fondanti come la famiglia e la difesa della vita, e non ci stiamo
a essere tacciati come fascisti.
Con la speranza che il nuovo coordinamento prenda le distanza da scelte estreme fatte in
passato, non possiamo fare altro che “lavorare concretamente” dall’interno del partito con la
correttezza che ci ha sempre contraddistinto.
Magda Amatulli – Italo Colucci – Alessandro Laera – Rocco Lopinto – Francesco Panetta