NOCI – Cade oggi, come ogni anno nella seconda domenica di maggio, la ricorrenza della Festa della mamma.
Festeggiata in Italia per la prima volta nel lontano 1957 da don Otello Migliosi, parroco del borgo di Tordibetto ad Assisi, questa giornata rappresenta un appuntamento civile ed affettivo in molti paesi del mondo che hanno inserito di diritto il rituale celebrativo all’interno del loro calendario ufficiale.
Onorata da grandi e piccini con fiori, poesie, regali e lavoretti homemade, la Festa della mamma racchiude significati profondi forse sottovalutati o dati per scontato.
Generatrice di vita, di cure e di attenzioni lunghe tutto l’arco esistenziale nonché simbolo di forza, unione e tenacia, la madre celebrata meriterebbe festose onoranze quotidianamente. Eppure spesso e volentieri ci si scorda di colei che sacrifica sé stessa per rendere felice i propri figli, di colei che modula il suo umore sulla base di quello dei suoi bambini, di colei che se ci sono tre pezzi di torta e voi siete quattro allora dice che non ha fame.
Ciascuna madre è emblema della maternità, del sostegno e dell’influenza sociale come pure radice ed origine dell’umanità. E la Festa della mamma assurge per questo a commemorazione obbligatoria e dovuta come segno di riverenza, di ringraziamento ed omaggio alla donna in tutta la sua dolcezza e bellezza.