NOCI – Sabato 3 agosto 2019 come di annuale tradizione, il popolo nocese – e non solo – si è riunito in piazza Garibaldi per assistere alla 32esima edizione del Festival internazionale del Folklore alla quale hanno partecipato 3 gruppi molto numerosi provenienti da varie parti del mondo, quali: Brasile, Slovenia e, naturalmente, Italia. A condurre il Festival, Paolo Liuzzi, il quale ha divertito e intrattenuto il pubblico per tutta la serata. Per primi ad esibirsi sono stati gli alunni della scuola elementare ‘’Giovanni XXIII’’ delle classi quarte e quinte: grazie all’ex dirigente scolastico Giuseppe D’Elia, alle insegnanti Annalisa Villino e Maria Laera e al gruppo folkloristico nocese “La Murgia-Don Vito Palattella”, hanno potuto vivere questa magnifica esperienza imparando più sulle loro origini in circa 8 mesi di preparazione e vivendo l’esperienza di salire su un palco e ballare per centinaia di persone. E a proposito di origini, durante la serata il conduttore Paolo Liuzzi non ha perso l’occasione di ricordare al pubblico la storia del gruppo folkloristico nocese “La Murgia – Don Vito Palattella”, nato nel 1965, ufficializzato nel 1967 ed ancora oggi in vita con Onofrio Ritella alla presidenza.
Il secondo gruppo ad esibirsi è stato un gruppo sloveno chiamato “Val” ovvero “onda”, provenienti da Pirano, i quali hanno raccontato tramite i loro balli una storia di vita contadina. Dopo aver finito di ballare, il gruppo annuncia di voler fare un gioco col pubblico, a cui hanno partecipato 5 uomini scelti tra la platea. Si tratta del “gioco del cappello”, gioco ad eliminazione, che consisteva nel prendere il cappello dalla persona davanti con un crescendo di velocità: chi sarebbe trovato con due cappelli in capo avrebbe perso. Al vincitore hanno infine regalato della lavanda, pianta molto usata nella loro regione.
È stata poi la volta di un gruppo di ballerini brasiliani, denominato “S.I.S.A.S”, un gruppo molto energico che viene dall’est Brasile, in particolare da Pocinhos. Quest’anno si sono esibiti in una danza religiosa e nella samba coinvolgendo verso la fine anche altri ballerini e collaboratori che si trovavano dietro le quinte. Tra tanta allegria arriva il momento della premiazione, ad entrambi i gruppi viene donato un trofeo e un libro di poesie.