NOCI – Una sala affollatissima di gente fa registrare un tutto esaurito per la prima delle tre date in programma dello spettacolo “Finché morte non ci separi” della compagnia teatrale “La Sciaiatica”. I biglietti sono praticamente andati a ruba, vendendo 800 biglietti in 5 giorni, confermando il successo degli altri anni con un appuntamento, nel periodo natalizio, a cui i nocesi sono abituati a non mancare. Sono solo tre le serate scelte per questo Natale 2015, dal momento che la nuova location scelta per la rappresentazione, il teatro Gabrieli sulla via vecchia per Putignano, accoglie più gente rispetto al teatrino A. Manzoni, chiuso per lavori.
Quest’anno la commedia, suddivisa in tre atti, è arricchita da una nuova scenografia realizzata da Vito Genchi, riadattata alla grandezza del nuovo palcoscenico, e l’aggiunta di tanti nuovi personaggi tra i quali il professore Peppino Castagnaro (Giovanni De Giorgio), sua moglie Amalia (Beppe Gabriele), l’ex marito Tonino Cardamone (Giuseppe Mastropasqua), e l’avvocato Randazzo (Rocco Parisi), insieme a quelli che abbiamo imparato a conoscere nelle scorse rappresentazioni, come la badante georgiana Giorgia (Vincenzo Mastropasqua) e Don Peppino (Michele De Marco). Filo conduttore della storia, questa volta, è un argomento molto attuale, vale a dire quello delle famiglie allargate, che vede il ritorno dell’ex marito di Amalia, partito in guerra da 20 anni e ormai creduto morto, che ritrova la moglie risposata con un professore che da 10 anni vive in casa sua. A mettere i bastoni fra le ruote c’è il terzo incomodo, un avvocato, invaghitosi da diverso tempo di Amalia, la donna più bella del paese. Sarà proprio il ritorno dell’ex marito a cambiare le carte in tavola, con l’aiuto del suo amico avvocato separatista e un ignaro don Peppino, il quale consiglia ad Amalia di partire per le Canarie con l’avvocato, inseguiti dal suo ex ed attuale marito, perché solo un uomo merita di essere suo compagno.
Molto importante è il messaggio che fa da morale alla commedia, su come sia diventato difficile amare e amarsi, dato che si ama “troppo poco e troppo tardi, perché al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore affinché non esistano amori sprecati.” E continua anche parlando della felicità che “ci è stata data a tutti noi in dono quando eravamo piccoli, ed è un regalo talmente bello che lo abbiamo nascosto. E alcuni di noi l’hanno nascosta talmente bene che non si ricordano dove l’hanno messa”, fino ad arrivare a dare un significato alla vita senza “avere paura della morte, incominciando invece a vivere davvero, dicendo sì alla vita, perché la vita va avanti ed è molto più di quello che noi possiamo vedere.”
Come sempre, tutto il ricavato verrà devoluto in beneficenza sia al banco alimentare, sia alle famiglie nocesi più bisognose, continuando l’adozione del bambino a distanza che va avanti da ben 4 anni. Inoltre quest’anno “La Sciaiatica” in collaborazione con Matteo della macelleria Lo Sfizietto, offrirà un fornello ad alcune persone più bisognose di Noci, trovando anche in questo un altro modo per fare beneficenza.
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