ALBEROBELLO – Un percorso di partecipazione cominciato diversi mesi fa, nel dicembre del 2015, che culminerà con la costituzione, entro fine anno, della Fondazione di Partecipazione ad Alberobello, tra le cui funzioni quella principale di creare una Governance in grado di gestire il patrimonio storico e culturale della Capitale dei Trulli sito Unesco dal 1996. Giovedì 29 settembre alle ore 16.00 il ciclo di lavori sarà condiviso e sottoposto alla attenzione dell’Assessore regionale allo sviluppo economico e cultura Loredana Capone, nel corso del convegno di presentazione del documento finale che vedrà la presenza del Direttore di Federculture Claudio Bocci e dell’Architetto Massimo Zucconi.
L’incontro si svolgerà in Sala Consiliare ad Alberobello. L’Assessore Capone ha accolto favorevolmente l’invito ricevuto dalla amministrazione comunale a presenziare ai lavori del cantiere a significare la vicinanza e l’attenzione verso un percorso di valorizzazione territoriale condiviso e che porterà la Capitale dei Trulli, simbolo della Puglia nel Mondo, ad una più facile fruibilità delle sue risorse, intese come opportunità, per i cittadini ma anche per i visitatori da tutto il mondo.
Quattro sono stati i laboratori a cui la cittadinanza, le associazioni e i portatori di interesse hanno preso parte, durante i quali sono state fornite indicazioni per superare le criticità e rafforzare la Governance in campo culturale del Comune di Alberobello e più in generale per il sostegno allo sviluppo locale. L’opportunità di passare da una visione più individualistica ad una di costruzione integrata di un sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale, sia nel Comune di Alberobello che nella più vasta Area dei Trulli è stato il comune denominatore di tutti gli incontri. Solo superando visioni localistiche che finiscono per indebolire l’efficacia dei singoli interventi, si può accrescere la competitività dei territori con ricadute sociali positive in termini economici ed occupazionali. Questo vale soprattutto per il Comune di Alberobello, nonostante l’indubbia forza attrattiva del “marchio” Unesco.
Dall’insieme delle risorse identitarie può scaturire, infatti, un’offerta più attrattiva, in grado di far vivere ai visitatori “esperienze” che giustifichino il prolungamento del soggiorno e la destagionalizzazione dei flussi, ancora oggi troppo polarizzati nella stagione balneare e sulle mete marittime. Lo straordinario valore culturale del patrimonio storico – architettonico costituito dai “Trulli di Puglia”, (di cui il sito Unesco dei “Trulli di Alberobello”) non esaurisce i potenziali ancora inespressi insiti nella diffusione territoriale di queste architetture, nei paesaggi rurali, nei centri storici, nelle produzioni tipiche locali, nelle tradizioni artigianali e nei valori immateriali di cui è ricchissima questa parte della regione identificata con la Valle d’Itria e la Murgia dei Trulli.