NOCI – Lo scorso Mercoledί, 28 Agosto 2019, presso l’anfiteatro ex piscina comunale, si è tenuta un’ intervista al nocese Franco Mottola , presentata da Stefano Impedovo con la partecipazione del sindaco di Noci Domenico Nisi.
L’intervista si apre con la presentazione del sig. Franco Mottola, ricordando al pubblico i ruoli molto importanti che ha avuto nella storia sportiva di Noci, egli è infatti stato segretario, dirigente e accompagnatore dell’associazione polisportiva di Noci dal 1964 al 1968. Il presentatore ha domandato in seguito a Franco Mottola cosa sia stata per lui quest’esperienza, prontissimo l’ospite ha risposto che per lui quell’esperienza è stata importantissima, poichè gettò le basi della sua passione per lo sport, che a sua volta gli era stata inculcata dal responsabile del tempo: il cavalier Nicola Lenti e dal suo maestro Francesco Detomaso.
Ha esordito Stefano Impedovo inoltre con “questa persona ha un curriculum invidiabile”, ha navigato in lungo e in largo per via del suo lavoro, egli infatti lavora a stretto contatto con la Juventus, annuncia il presentatore e ha anche lavorato presso delle case circondariali.
Prima però di iniziare l’intervista vera e propria, il sig. Franco Mottola ha voluto precisare che egli prima di tutto ciò che è stato, è un paesano nocese come tutti gli altri e anche quando è stato in altri paesi del nord Italia, ha sempre voluto precisarlo.
La prima domanda rivolta all’ospite nocese è stata “Se fossi stato un bravo calciatore in che squadra e in che ruolo avresti giocato?”, Franco ammette che lui nella sua vita ha sempre avuto due squadre nel cuore: la Juventus e il Bari, raccontando in seguito un aneddoto divertente accaduto in uno scontro calcistico tra Bari e Juventus. L’intervista si è concentrata quasi interamente su domande riguardanti il suo rapporto con la juve, con qualche frecciatina concernente l’eterno conflitto tra Juventus e Inter.
Si è poi parlato anche dell’argomento calcio femminile, in quanto Franco Mottola ne è stato allenatore per molto tempo e non se ne vergogna affatto, affermando anzi che lo ritiene tanto valido quanto il calcio maschile. Lancia inoltre un messaggio per le ragazze giovani che vogliono intraprendere questo mondo, “Mi auguro che le ragazze nocesi raggiungano i loro obiettivi, noi che lavoriamo nel mondo dello sport vi aspettiamo con piacere!”.
Franco Mottola ammette di aver lavorato anche per la Casa Circondariale di Taranto, offrendo ai detenuti aiuto e la possibilità di imparare lo sport, imparare le regole ed imparare a rispettarle, con lo scopo, dopo aver scontato la pena, di avere la possibilità di inserimento nelle società sportive.
Si sono trattati argomenti molto seri come la pedofilia, che molte volte esiste tra allenatore e giocatore. Ha voluto avvertire i genitori il signor Mottola, denunciando anche l’avvento ormai popolare del doping dicendo: “Genitori non date ai figli aiutini, a loro non servono, se sono bravi andranno avanti da soli, è inutile dare aiutini per dire mio figlio è più bravo del tuo”
La seconda domanda importante che Stefano ha voluto porgli è stata, “Cosa prospetti per il tuo futuro?”, Franco ha dato una risposta molto decisa, affermando che lui ha intenzione di proseguire il suo lavoro per seguire e formare i ragazzi finché ne avrà la possibilità e le capacità. Ammette però che è molto stressante essere un dirigente e portare i ragazzi non solo in giro per l’Italia ma anche in giro per l’Europa.
Molto commovente è stato il momento della consegna dei premi, nel quale sono saliti sul palco i familiari di Franco Mottola, il sindaco Domenico Nisi e il consigliere con delega allo sport Giuseppe Recchia. Gli hanno poi consegnato un libro sulla storia nocese scritto da Pasquale Gentile una targa con su scritto “A Franco Mottola uomo di sport, esempio di operosità e nocesità, testimone del valore educativo della pratica sportiva, animatore e promotore di solidarietà, per l’impegno profuso nel settore sociale e per il contributo costante nella promozione della cultura dello sport”.
A sua volta Franco Mottola ha voluto regalare al sindaco ben 3 maglie, due dei giocatori della Juventus e una celebrativa della squadra. La prima maglia è del capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, poichè Franco pensa che il sindaco sia il capitano di Noci. La seconda invece è di Cristiano Ronaldo poiché pensa che il sindaco regali magnifiche giocate per quanto riguarda la comunità di Noci. L’ultima maglia, come già detto, è una maglia creata in occasione dell’ottavo scudetto vinto dalla Juventus con sopra tutti i nomi dei giocatori. La serata si chiude infine con un abbraccio caloroso da parte del sindaco per Franco Mottola.