NOCI – Il Palazzo della Corte sito nel centro storico di Noci, lo scorso weekend ha ospitato la mostra illustrata del ventisettenne nocese Claudio Castellana, in arte iamclaudioc, come l’autore è noto sui canali social. La mostra – organizzata dall’associazione culturale Darf con il patrocinio del Comune ed il supporto dalla giovane azienda locale Crutch_brand – è stata inaugurata mercoledì 18 dicembre ed è stata aperta al pubblico dal 20 al 22.
“Generazione BOH” è l’eloquente nome scelto per questo evento, che nasce dalla matita di un giovane pronto a raccontare il senso di disorientamento di un’era che a tratti sembra aver smarrito sé stessa nei labirinti impervi di una tecnologia arida ed imperante. In questa dimensione asettica del digitale irrompe l’arte, capace di raccontare disagio e sogni, paure e progetti. In sostanza, quella di Claudio Castellana è un’arte che parte dai social, per poter andare oltre: egli sfrutta il linguaggio digitale del nostro tempo, per poter tornare alle emozioni autentiche. Un’arte dunque, che ieri come oggi, diviene l’unico salvagente, espressione intima dell’essenza umana, che travalicando il mondo degli smartphone arriva al cuore.
Come detto, iamclaudioc parte dai social, in particolare dal suo profilo instagram, dove posta sistematicamente i suoi lavori. Qui, con più di 33 mila followers all’attivo, ha così commentato la sua mostra: “Ogni notte ho immaginato come l’evento potesse migliorare, ho macinato migliaia di idee, ho strappato centinaia di fogli e dipinto su qualsiasi cosa avessi a disposizione. La colonna sonora della mia avventura è stata la voglia di farcela, di cambiare qualcosa, di poter lasciare il segno. […] Sollevo il velo e mi racconto come non ho mai fatto”. In definitiva, è proprio questo ciò che emerge dalla stanza del Palazzo della Corte: cura dei dettagli, volontà di raccontarsi e di raccontare attraverso sé stessi un’intera generazione, che fa fatica a definirsi e per la quale, quindi, non c’è qualificazione che tenga se non un vago “boh”.
Ai nostri taccuini, Claudio ci racconta qualcosa in più sull’evento e sui suoi lavori.
– Com’è nata l’idea?
L’idea nasce dai social, prendo spunto da frasi di canzoni, citazioni di libri, frasi in genere e da lì sviluppo l’immagine, reinterpretandola a modo mio.
– Come nasce, invece, la collaborazione con l’azienda locale Crutch?
La collaborazione con Crutch nasce dall’idea di sfruttare le aziende di Noci, cercando in questo caso di unire arte e abbigliamento.
– Prossimi obiettivi?
Per me l’arte non ha un limite. Oggi posso fare una cosa, domani altre cento oppure potrei non avere mai più idee. Quindi non mi pongo nessun obiettivo preciso.