NOCI – Con una conferenza stampa svoltasi mercoledì mattina presso l’aula consiliare si sono presentate due iniziative a realizzarsi in occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza per commemorare le vittime dell’Olocausto.
TRENO DELLA MEMORIA – Proprio il 27 gennaio quattro ragazzi degli istituti superiori “A. Agherbino” e “Da Vinci-Galilei” inizieranno il loro viaggio sul Treno della Memoria. Maria Pizzarelli e Gianluca Tria, assistiti dal prof Vito Millefiori, per l’istituto Agherbino, e Sonia Hannachi e Simone Perrini per il liceo Da Vinci-Galilei partiranno alla volta della Polonia per visitare i luoghi dell’olocausto. Insieme ad altri ragazzi vedranno Budapest e Cracovia, il ghetto, la fabbrica di Schindler e il quartiere ebraico, visiteranno i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau e ne discuteranno con altri studenti loro compagni di viaggio. «Ma questa non sarà una gita – dichiara il sindaco Domenico Nisi – al loro ritorno dovranno rendicontare la loro esperienza e farsi portavoce ai loro compagni di ciò che hanno visto con i propri occhi». I quattro, scelti attraverso il criterio del rendimento scolastico, si sono dichiarati pronti ad affrontare il viaggio.
IL TEMPO CHE RESTA – L’associazione Luminares in collaborazione con gli istituti scolastici comprensivi 1° e 2° circolo di Noci e con l’Angiulli-De Bellis di Castellana Grotte presenta la seconda edizione de “Il Tempo che resta. Storie di ieri, visioni di domani”. È il presidente Pietro Intini a tracciare la linea di organizzazione dell’evento che si svolgerà in due giorni, venerdì 26 e sabato 27, al chiostro di San Domenico. Ma è il direttore artistico Vito Maria Laforgia a spiegare i dettagli dell’iniziativa. Il programma prevede nella prima giornata l’intervento degli istituti scolastici che a partire dalle 18 animeranno il chiostro attraverso pièce teatrali, installazioni, esecuzioni di brani musicali e riflessioni sulla shoah. Sabato 27 invece alle 20 performance multimediale incentrata sulla Casa Rossa di Alberobello. “Le Segnorine” è lo studio fotografico eseguito da Clara Putignano e Arianna Ancona per raccontare l’internamento di circa 100 donne all’interno della ex Masseria Gigante nel periodo post bellico del 1947-49. Sulle note della viola da gamba di Vito Laforgia, le voci recitanti di Fulvio Falzarano e Dora Intini introdurranno ad un racconto storico mentre Ape5 movimenterà le foto, che andranno a comporre una mostra (forse non replicabile), degli scatti fotografici delle due professioniste.
«I fascismi odierni non sono necessariamente identici a quelli del passato, ma sicuramente ne conservano intatte le dinamiche fondanti – osserva in conferenza stampa l’assessore alla cultura Lorita Tinelli – uno stato di crisi prolungato, l’assenza di certezze che genera timore diffuso verso tutto ciò che ci è estraneo, atteggiamenti di rabbia che si manifesta anche nelle normali attività quotidiane. Tutto questo va arginato, e sostenere le scuole e il mondo dell’associazionismo è fondamentale per diffondere la cultura dell’uguaglianza, del rispetto dell’altro e del valore della diversità».