NOCI – Oggi 27 gennaio in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Memoria. La data scelta non è simbolica ma è il giorno in cui nel lontano 1945, i russi entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz e scoprirono l’inimmaginabile. Dal marzo del 1933 a quel fatidico 27 gennaio, circa sei milioni di ebrei hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte nei campi di concentramento. La follia nazista aveva messo in scena la morte.
Noci in questi anni ha conosciuto una testimone diretta di quell’abominio, parliamo di Elisa Springer , scrittrice austriaca “naturalizzata” italiana autrice di memorie sulla sua esperienza di deportata al campo di concentramento di Auschwitz. Della sua personale esperienza ha lasciato tracce scrivendo un autobiografia, “Il silenzio dei vivi”(ed. Marsilio Venezia 1997) grazie al fondamentale e prezioso aiuto dell’unico figlio Silvio. A Milano, la Springer sposa un italiano Elezier Joseph Alfassa , purtroppo viene tradita da una donna, spia fascista, viene arrestata nel 1944, è detenuta prima nel carcere di Milano e via Verona viene deportata nel campo di concentramento polacco, riesce a sopravvivere alle tremende condizioni di vita dei campi a Bergen-Belsen dove conosce personalmente Anna Frank, infine trasferita nel campo di Therensienstadt, viene liberata il 5 maggio 1945. Nel 46 ritorna in Italia e si trasferisce in Puglia a Manduria dove trascorre il resto della sua esistenza sino alla sua morte: avvenuta a Matera nel 2004.
Dopo anni di silenzio grazie al supporto del figlio comincia l’opera di impegno attivo per inculcare ai giovanissimi l’etica della pace e dell’uguaglianza, le varie esperienze condotte nelle scuole in giro per l’Italia culminano nel libro “L’eco del Silenzio- La Shoah raccontata ai giovani” (Marsilio editore 2003). Nel suo primo libro “Il silenzio dei vivi”, la Springer, afferma “Oggi ho compreso che Dio mi ha concesso di liberarmi dalla prigionia del passato, attraverso le pagine di questo libro”.