Giornate Dimore Storiche, seconda edizione in chiaroscuro

NOCI – Era stata presentata alla stampa come l’edizione che avrebbe messo a posto le cose per rimediare agli errori dell’anno precedente e per meglio oleare la macchina, ma un po’ per le avverse condizioni che hanno condizionato la prima giornata, un po’ per difetti logistico-organizzativi, la seconda edizione delle Giornate Nazionali delle Dimore Storiche non può definirsi un successone. Una edizione dai due volti: male il sabato, bene la domenica.

Il buongiorno si vede dal mattino, e quello di sabato 20 maggio non è partito nel migliore dei modi. Nel tour proposto in brochure tra le masserie storiche guidate dall’arch Francesco Giacovelli, infaticabile nella due giorni, hanno preso parte solo poche persone. Altre hanno saltato l’appuntamento perché i punti informativi dislocati in piazza Garibaldi e villa comunale risultavano vuoti. Il pomeriggio la pioggia ha fortemente condizionato il proseguo delle attività. Presenti puntualmente in Chiesa Madre ad accogliere i visitatori gli architetti Piero Intini e Piernicola Intini, che insieme alle ragazze dell’istituto Agherbino pronte a qualsiasi delucidazione sulla chiesa, non hanno potuto far altro che presentare la collegiata a non più di qualche visitatore nocese. Successivamente anche nella chiesetta di Santo Stefano i visitatori non erano molti, ma il duo composto da Lucrezia Orlando e Letizia Cassone ha comunque proseguito nella performance musicale invitando i pochi visitatori a fare qualche richiesta di brani.

A sera Masseria Torre Abbondanza era adornata a festa e presentava una parte dedicata all’astronomia. L’insediamento rurale era pronto per ospitare tantissime persone. Le ragazze del settore moda dell’Agherbino erano pronte con i loro favolosi abiti, gli studenti del liceo scientifico, armati di attrezzatura tecnologica e di un telescopio rigorosamente portati da casa, non hanno visto altro che i propri genitori e due giornalisti locali visionare i loro lavori. Complice del flop anche l’errata comunicazione in brochure che voleva la masseria dislocata lungo la provinciale per Castellaneta quando la stessa si trova sulla via per Massafra. A tutti gli studenti, coadiuvati dal vicario Vito Millefiori per l’Agherbino e Annachiara Intini per il liceo Da Vinci-Galilei, va comunque un plauso per la grande forza di volontà lo spirito di sacrificio e la dedizione nella partecipazione al progetto. Stessa cosa dicasi per i The Dreamers che hanno suonato a Largo Torre.

Cambio di marcia nella seconda giornata. Le dimore storiche di Palazzo Pace e Villa Lenti sono state letteralmente prese d’assalto dai visitatori. Domenica mattina molte persone hanno potuto ammirare le meraviglie custodite all’interno di Palazzo Pace, all’interno del borgo antico, mirabilmente tenute dall’84enne Magda Pace. Stucchi, ornamenti, mobilio, tutto in perfetto stato. Stessa affluenza nel pomeriggio per Villa Lenti. Tutti pronti a visitare le stanze interne ma anche per quest’anno, visitatori a bocca asciutta. Niente stanze, solo il cortile esterno, il terrazzino e il corridoio con annessa balconata per ammirare il giardino (tenuto in pessimo stato) interno alla villa. Gli stessi però hanno potuto rifarsi ascoltando il concerto dell’associazione Il Faro diretta dal Maestro Paolo Lepore. Circa 80 coristi dilettanti, insieme a 5 musicisti professionisti hanno dato vita a quello che più che un concerto è stato un vero e proprio show musicale. Una piccola nota felice che ha fatto mandare giù il boccone amaro della delusione per la mancata visione delle stanze interne alla villa.

Nel complesso si può dire che in questo secondo anno di adesione alle Giornate Nazionali delle Dimore Storiche Italiane, l’edizione nocese ha vissuto momenti di luce e momenti di ombre, ma di sicuro i risultati sono stati lontani dalle previsioni della vigilia.