NOCI – Talento e costanza, inclinazione e allenamento, bravura e impegno: è questo il segreto del successo del giovane nocese Stefano Notarnicola che la scorsa settimana ha partecipato al Torneo delle Regioni 2016 di calcio a 5, con la maglia della Rappresentativa Puglia. Classe 2001, militante nella squadra di Noci Azzurri 2006 categoria Giovanissimi allenata dal mister Giuseppe Lippolis (insieme in foto), la promessa nocese è stata scelta dall’allenatore Domenico Fracchiolla per far parte della squadra pugliese. In altre parole: Notarnicola è uno dei dodici ragazzi, della sua categoria (Giovanissimi), considerati i più talentuosi della Puglia, all’altezza del rinomato torneo appena concluso.
La 55^ edizione del Torneo delle Regioni, organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti, si è svolta dal 20 al 26 marzo in Valle d’Aosta e la rappresentativa pugliese di Giovanissimi di Calcio a 5 è stata inserita nel girone D insieme all’Emilia Romagna, alla Liguria e alla Campania. I ragazzi della nostra regione non hanno certo sfigurato, guadagnando il terzo posto alla luce dei risultati dei vari match della settimana: Puglia – Emilia Romagna 3-3, Puglia – Campania 1-2, Puglia – Liguria 4-2. Ai taccuini di LeggiNoci Notarnicola commenta quest’importante esperienza che gli ha permesso di mostrare le sue doti a livello nazionale.
Ci racconti l’emozione di partecipare ad un torneo così importante.
Sinceramente non sono uno che si fa prendere molto dall’emotività. Certo un po’ di ansia prima della prima partita c’era, però è scomparsa durante il primo tempo. Rotto il ghiaccio ho pensato solo a concentrarmi e a fare bene.
Quali sono state le raccomandazioni di mister Lippolis prima della partenza?
Prima della partenza il mister mi ha ripetuto più volte di mettere in atto tutto ciò che mi ha insegnato, ma soprattutto mi ha ripetuto di essere umile e di concentrarmi al massimo.
Ritiene che questa esperienza sia stata utile per crescere sotto qualche punto di vista?
Sicuramente è stata un’esperienza diversa dalle altre. Credo mi abbia fatto crescere moltissimo perché ci siamo messi a confronto con altre realtà e credo che aiuti a crescere anche dal punto di vista tecnico e mentale soprattutto perché abbiamo adottato moduli con cui, almeno io, non avevo mai giocato.
E’ soddisfatto della sua prestazione?
Sì sono soddisfatto, anche se avrei potuto fare molto di più.
Come ha trovato gli avversari? Immagino più forti di quelli con cui di solito è chiamato a confrontarsi. Quale squadra in particolare ha trovato maggiormente preparata?
Gli avversari con i quali mi sono confrontato erano in parte più forti individualmente. La squadra più preparata è la Campania, per i suoi giocatori ma soprattutto per il gioco di squadra che nel futsal è fondamentale.
Come si è trovato con i compagni di squadra che, suppongo, non conosceva? Avete subito fatto gruppo? Quale ritiene sia stato il vostro punto di forza?
Del nostro gruppo conoscevo, tramite la scuola, alcuni ragazzi, mentre ho imparato a conoscere gli altri durante le selezioni e gli allenamenti. Non ci sono stati problemi perché il gruppo si è formato subito, quindi siamo stati uniti. Il nostro punto di forza è stato proprio il gruppo.
Un’esperienza da molti ragazzi invidiata e che ha meritato grazie all’allenamento ma certamente soprattutto grazie ad un suo talento naturale. Quando ha scoperto di avere questo talento?
Gioco a calcio dal 2005, negli azzurri, da piccolo mi sono sempre allenato. Ho avuto anche molti litigi con mia madre perché anche se c’era la neve io ci volevo andare, non volevo mancare neanche ad un allenamento. Ho fatto tornei estivi, sempre con la stessa società ed ora eccomi qua. Quest’anno dal calcio sono passato al futsal, diverso e più complicato di quello che siamo abituati a vedere in televisione. Pratico il futsal da circa 5 mesi, quindi entrare a far parte della squadra che rappresenta i giovanissimi della Puglia mi rende orgoglioso di me stesso.
Un talento che lascia ben sperare perciò anche se è ancora molto giovane vorrei chiederle se ha le idee chiare sul suo futuro. Qual è la sua massima aspirazione?
Aspiro alla serie A del futsal però anche qualcosa in meno non mi dispiacerebbe. Sicuramente dovrò impegnarmi molto per raggiungere il mio obiettivo, soprattutto mantenere un profilo basso e andare avanti con umiltà. Per adesso continuo a giocare aspettando la prima convocazione nella prima squadra locale che gioca in C2.