NOCI – “Una chiesa, un paese fra identità e memoria”. È stato presentato alla stampa, ed inserito all’interno dei festeggiamenti della Madonna della Croce, il calendario degli eventi conclusivi del giubileo straordinario (1316-2016) della Chiesa Madre di Noci intitolata a Maria Ss della Natività.
Due settimane a cavallo tra i mesi di maggio e giugno dense di appuntamenti dall’alto valore culturale e religioso. Il primo è in programma domenica 28 maggio con il pellegrinaggio mariano verso la cattedrale di Monopoli nel IX centenario (1017) dell’approdo dell’icona della Madonna della Madia. Da Noci si partirà alle 18. Domenica 4 giugno invece all’interno della Chiesa Madre (inizio ore 20.30) concerto del coro Novum Gaudium sulle note de “Le sonate del santo rosario” di H.I.F. Biber. Giovedì 8 giugno (ore 20 Chiesa Madre) conferenza teologica con ospite relatore don Ivica Zizic, docente della facoltà di teologia all’università “S. Anselmo” di Roma. Infine sabato 10 giugno (ore 19 Chiesa Madre) solenne celebrazione conclusiva presieduta dal nocese vescovo di Tricarico Mons Giovanni Intini. A seguire verrà presentato il numero speciale del Quaderno della Chiesa Madre: questo, il dodicesimo, sarà il numero celebrativo dell’evento. Vi sarà l’apertura al pubblico dell’archivio storico della Chiesa Madre annesso alla sacrestia, e la premiazione del concorso di bozzetti per la nuova porta bronzea della chiesa.
Uno dei tratti salienti del programma è infatti la realizzazione di un nuovo portone d’ingresso principale della parrocchia realizzato in bronzo. «Anche se qualcuno può torcere il naso circa la spesa, – spiega l’arch Piero Intini – questa deve essere valutata come investimento del futuro perché porta bronzea necessita di meno manutenzione e dura per parecchi anni». La porta sarà anche l’argomento di discussione della conferenza teologica di don Zizic. Inoltre la parrocchia pensa di realizzare una mostra con i bozzetti partecipanti al concorso. «Al di là della certezza delle fonti storiche, dove gli storici faranno la loro parte con i dovuti approfondimenti, – commenta il sindaco Domenico Nisi – l’idea era quella di dare alla cittadinanza un ricordo storico-religioso e con il Quaderno e la porta lasciare un segno. Un momento tangibile di coinvolgimento della comunità».
Durante la presentazione alla stampa sono emerse anche due novità importanti. Si sono da poco concluse le indagini conoscitive sul Crocifisso di Casaboli. Il lavoro di studio approntato in collaborazione con la dott.ssa Daniela De Bellis della Sovrintendenza Bari-Bat ha fatto emergere che sotto la visione naturale dell’opera, vi sia un Cristo perfettamente identico ma in legno cotanto di chiodi e segni lasciati dai tarli. «È come se l’opera originale fosse stata rivestita da un foglio di cartapesta – spiega Intini – e questo lavoro di restauro potrebbe essere avvenuto intorno al 1800». Ulteriori analisi e approfondimenti potrebbero portare alla reale data di realizzazione dell’opera lignea e a scoprire eventualmente la reale origine del Cristo di Casaboli. La seconda novità è direttamente don Peppino Cito a rivelarla. «A breve – dice – apriremo a Noci una ‘Casa della Carità’. Il progetto è in fase di definizione ma grazie ai locali messi a disposizione dal Comune, e ai fondi della Caritas Diocesana e Nazionale a breve potremmo avere un luogo dedicato alla primissima accoglienza dove avremmo la possibilità di offrire un pasto caldo e una doccia a chi vive condizioni di difficoltà». Un giubileo straordinario che non poteva avere finale migliore.