NOCI – Una giornata fuori dal comune quella organizzata dall’associazione Pugliavventura che domenica scorsa ha organizzato in contrada Sarmezano a Noci una visita speleologica alla scoperta del carsismo. L’attività formativa proposta dall’associazione culturale e sportivo dilettantistica “Pugliavventura” (www.pugliavventura.com), attiva da circa due anni, è quella di svolgere per i propri associati e simpatizzanti operazioni di rivalutazione delle “perle” nascoste del territorio con escursioni a base di trekking, speleologia, acqua trekking e altro ancora. L’obiettivo? Far conoscere il patrimonio naturalistico e culturale della regione pugliese, in particolar modo quelle aree non valorizzate e spesso nemmeno citate nelle brochure turistiche, ma dal fascino e dal valore indiscussi. Tutte le attività si caratterizzano infatti per essere avventurose, didattiche e a contatto con la natura.
Alle 10 dunque, dopo un dettagliato briefing addestrativo, tutti i partecipanti si sono calati nella cavità carsica a qualche chilometro dal centro abitato. I partecipanti (tutti preparati alle escursioni con esperienza), sono stati equipaggiati con caschi omologati e luci frontali. Due ore di escursione dunque che hanno consentito di apprezzare a pieno il fascino della natura nelle sue molteplici prospettive, dimostrando come il territorio di Noci è ricco non solo di praterie, storia e gastronomia ma anche di elementi naturali caratteristici, delle vere “perle nascoste”.
Quella di Sarmenzano non è una grotta turistica ma una cavità rimasta inalterata nel corso del tempo, per cui i visitatori hanno vissuto un’esperienza alla Indiana Jones: hanno gattonato, strisciato, hanno sudato e si sono infangati, hanno esplorato cunicoli ed ammirato stalattiti e stalagmiti. Durante il percorso Massimo Moscato, (guida AIGAE, Biologo Ambientale e Speleologo), Alessio Lacirignola (Dottore Forestale e Speleologo) e Orazio P. Sansonetti (Architetto specializzato in Archeologia e speleologia) hanno dato il via a una ricca didattica sui processi che hanno portato alla formazione della grotta, in particolare all’azione erosiva dell’acqua che ha modellato le pareti, al processo di formazione di stalattiti e stalagmiti, ed ancora sulla biodiversità degli ambienti ipogei, spiegando gli adattamenti morfologici e funzionali che hanno sviluppato gli esseri viventi che popolano questi ambienti a prima vista “estremi” per noi, ma ottimali per loro (Biospeleologia).
Durante la visita si è discussa l’importanza della tutela delle cavità carsiche in genere, in quanto convogliano le acque meteoriche esterne nella falda idrica sotterranea, e pertanto vulnerabili ai rifiuti e alle sostanze inquinanti varie. L’associazione conferma una prossima escursione speleologica sempre a Noci, in un’altra cavità carsica non turistica.