NOCI – Può definitivamente dirsi conclusa la sedicesima edizione delle conferenze storiche di Settembre in Santa Chiara, manifestazione promossa dall’associazione culturale Giuseppe Albanese in collaborazione con la Biblioteca Comunale Mons. Anastasio Amatulli e il Comune di Noci. Quest’anno dedicata ai cinquant’anni della Biblioteca comunale di Noci, l’ultimo incontro del 28 settembre è stato dedicato proprio a questi festeggiamenti, andando a concludere anche il calendario degli eventi previsti per l’anniversario della Biblioteca, inaugurato lo scorso 23 luglio. L’evento, intitolato 1967-2017, Tra monastero delle Clarisse e convento dei Cappuccini: i primi cinquant’anni della Biblioteca comunale di Noci, è stato un’occasione per approfondire alcuni aspetti legati alla nascita e al ruolo fondamentale delle biblioteche in Italia, nonché comprendere le varie fasi di costituzione della nostra biblioteca.
«I libri permettono la trasmissione del sapere da una generazione all’altra ponendosi alla base del progresso umano» ha commentato nel suo intervento Pietro Sisto, docente di Letteratura italiana e di Bibliografia e biblioteconomia presso l’Università degli Studi di Bari. «Le biblioteche, quindi, svolgono la funzione della conservazione della memoria collettiva. Senza di esse gli uomini sarebbero rimasti sempre a zero e ogni volta avrebbero ricominciato tutto da capo». Il patrimonio librario italiano è ancora oggi un patrimonio notevolissimo, costituitosi dopo l’Unità nazionale grazie all’acquisizione delle biblioteche appartenute ai vari conventi. «Con la fine della seconda guerra mondiale e l’arrivo della Repubblica, si incomincia a pensare a biblioteche di pubblica lettura e a un’istituzione dell’educazione permanente, cioè la costituzione di istituzioni culturali che permettano ai cittadini di continuare a leggere e studiare dopo gli anni scolastici obbligatori. Questo è uno dei ruoli fondamentali delle biblioteche». Infine, l’arrivo della tecnologia ha permesso di far diventare la biblioteca sempre più smart, unendosi in rete tramite il Servizio bibliotecario nazionale (SBN) e permettendo la consultazione da remoto di miglia di libri attraverso l’OPAC (On-line public access catalogue, ovvero catalogo in rete ad accesso pubblico).
Tutte le varie trasformazioni a livello nazionale, coincidono in buona parte con quelle legate alla nascita della nostra Biblioteca comunale che, nonostante il suo mezzo secolo di vita, inizia a far parlare di sé già da 500 anni fa. «La storia della nostra Biblioteca inizia a partire dal 1588, anno in cui padre Cherubino da Noci fonda il convento dei Cappuccini con annessa biblioteca conventuale» spiega Giuseppe Basile, direttore della Biblioteca comunale di Noci. In seguito, nella seconda metà dell’ottocento si inizia a convertire la biblioteca conventuale in biblioteca comunale ma sarà don Anastasio Amatulli, nel 1946, ad avviare la costituzione di una biblioteca comunale all’interno dei locali adiacenti alla neo nata chiesa Ss. Nome di Gesù. Grazie all’aiuto della sovrintendenza, don Anastasio riesce a realizzare una biblioteca parrocchiale, inaugurata ufficialmente il 23 luglio del 1967, pochi giorni dopo la morte prematura del parroco, al quale viene intestata l’anno successivo. Dalla sede iniziale dell’attuale Chiostro delle Clarisse, la Biblioteca si sposterà al primo piano del convento dei cappuccini per poi stabilirsi nella sede odierna occupando tutta la parte sinistra dei locali conventuali.
«Mi preme sottolineare il ruolo centrale della Biblioteca comunale di Noci nella realizzazione di questa manifestazione» ha, infine, aggiunto Josè Mottola, presidente dell’Associazione culturale Giuseppe Albanese. «La biblioteca deve collaborare alla rivalutazione della nostra bellissima lingua e, quindi, deve avere un presidio culturale del territorio». E sull’importanza dei libri e della cultura, l’invito è rinnovato al 2018 con la diciassettesima edizione delle conferenze storiche di Settembre in Santa Chiara.