NOCI – I giovani nocesi hanno pensato di realizzare una speciale “cover” del celebre brano Domani del 2009, prodotto dagli Artisti Uniti per l’Abruzzo. L’iniziativa è di Vittorio Matarrese, che ha ben pensato di creare questo video musicale insieme a i suoi amici, sulle note di quella che lui definisce «la canzone della speranza per antonomasia».
Tanti i ragazzi che si sono fatti coinvolgere nel progetto, al quale hanno lavorato restando rigorosamente a casa. Vittorio ci spiega: «Ho creato un gruppo, ho chiesto a tutti se volessero far parte di questo video e da casa mi sono fatto inviare i video, per controllarli uno per uno, ovviamente dopo aver assegnato gli artisti». Lo scopo di questa idea è facilmente intuibile: lanciare un messaggio positivo. «Abbiamo voluto dare un po’ di speranza – spiega ancora Vittorio –in questo brutto momento ed anche strappare un sorriso a chi in questi giorni sta in casa ed è un po’ difficile. Speriamo di esserci riusciti».
Il “supergruppo di artisti” nocesi è composto da: Piergiuseppe Palattella, Francesco Manfredi, Giuseppe Amatulli, Aldo Marco, Vito Cantore, Michele De Marco, Juan Cruz Perri, Edmondo Patruno, Francesco Costa, Domenico Costa, Giuseppe Lippolis, Antonio Laera, Vincenzo Conforti, Antonello Lippolis, Biagio Laera, Antonio Fasano, Michele Recchia, Pierpaolo D’Arconso, Leo Conforti, Daniele Notarnicola, Antonio Livrano, Giuseppe Notarnicola, Antonello Fasano, Cristina Fasano, Francesco Castellana, Francesco Calicchio, Marinetta Mansueto, Francesca Muolo, Giammarco Lucia, Michele Intini, Claudio Castellana, Vincenzo Bianco, Aurora Dentamaro, Katia Mastronardi, Daniel Recchia, Raffaele Posa, Vito Goffredo, Miriana Matarrese, Angela Castellaneta, Nicoletta Mansueto, Giuseppe Casulli, Vito Liuzzi, Francesco Mezzapesa, Silvia D’Onghia, Angelica Gentile, Angy De Donato, Catrina Calicchio, Francesco Manfredi (editing) e naturalmente Vittorio Matarrese.
Tutti loro hanno voluto ribadire, tra le righe della canzone, la necessità di restare a casa e di restare uniti pur nella distanza. I versi del brano sono, in tal senso, potentemente eloquenti: “Dove sarò domani? Che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani? Dove sarò domani? Devo rialzarmi, tendimi le mani, tendimi le mani”. Ci sarà un domani in cui questo sarà soltanto un brutto incubo da lasciarsi alle spalle, pertanto non ci rimane che attenderlo tendendoci le mani, per sentirci meno soli e più forti. Arriverà un domani migliore, con il virus svanito, in cui si possa tornare a riassaporare il profumo della libertà, quella di passeggiare per strada senza meta né motivo, quella di abbracciarsi forte, mentre ci si sorride senza avere più il volto coperto da una mascherina. Oggi non è ancora possibile, ma magari domani. Domani.