NOCI – La paura è un’emozione costitutiva della natura umana e lo strumento più potente per poterla gestire, ed anche sconfiggere, è l’altrui vicinanza, una voce che ci calma, una mano che ci stringe. È questo il meraviglioso messaggio del video-racconto realizzato dalla IVA del liceo nocese delle Scienze Umane, dell’Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci – Agherbino”. Gli studenti hanno partecipato alla 3° edizione di un concorso nazionale denominato “Le meravigliose rarità”, indetto dall’Associazione Malattie Rare dell’Alta Murgia Onlus. Il tema proposto quest’anno è stato quello dei bisogni della persona rara e i giovani alunni, guidati dalle loro docenti, hanno acutamente scelto di partire da una paura, nella quale individuare una necessità, quella di non essere soli.
56 i lavori presentati dalle varie scuole, ma è quello nocese che si aggiudica il primo posto durante la cerimonia di premiazioni svoltasi il 9 maggio ad Altamura. Il video-racconto vincitore, abilmente realizzato, si propone con l’eloquente titolo “Noise kills – Noi!skills”: le paure uccidono, ma insieme si può trovare l’abilità di superarle. Protagonista della storia raccontata attraverso immagini, note e parole, è Federica Pinto, una giovane ragazza nocese, affetta dalla sindrome di Williams, una rara malattia genetica che colpisce 1 bambino ogni 20000 nati, per una delezione del cromosoma 7, nel quale scompaiono circa una trentina di geni.
Tra i vari tratti che contraddistinguono questa sindrome, si registrano delle anomalie uditive, ovvero più del 95% degli individui affetti manifesta iperacusia. Con tale dicitura si intende una percezione esagerata di alcuni suoni che, il resto della popolazione, tollera senza difficoltà. È dunque una tendenza a sentire meglio e prima degli altri, con una sensazione di fastidio che può giungere fino al dolore. Federica, in definitiva, avverte il rumore come vibrazione corporea.
Dalle sue parole, intessute di paura e richiesta di vicinanza, è nata la canzone “Captiva” composta da Giovanni Zito ed interpretata da Nicole Mastrovito e Sara Palmisano. Le docenti Marilù Galiani, Fenisia Gramolini, Licia Mesiano e Adriana D’Onghia hanno curato le idee dei ragazzi, mentre Angelo Mottola si è occupato delle riprese e del montaggio del video. Video che, come anticipato, mostra le paure di Federica, la quale vive con ansia l’avvento di un temporale o gli spari pirotecnici, durante i quali si chiude in casa, con musica e pittura, aspettando che passi. Ad affiancarla sulla scena Erica Buttiglione, Giorgia Converso, Floriana Lippolis, Lorenza Lopinto, Alessia Martire, Nicole Mastrovito, Graziana Netti, Giulia Sovereto, Mary Isabel Tutino, ovvero un gruppo di amiche che comprende l’importanza di condividere il momento con Federica, di non lasciarla sola, ma di prenderla per mano, per guidarla oltre le sue grandi paure.
Ai nostri taccuini, Lucia Intini, la mamma di Federica, ci racconta come è stata vissuta questa esperienza: “I bisogni di Federica sono quelli di una ragazza di 19 anni: ha voglia di stare con le amiche e uscire, ma purtroppo questa normalità non si vive abitualmente. Il video ha, in qualche modo, invitato le amiche a stare un po’ insieme a lei e ad ascoltarla. É stato bello vedere mia figlia impegnata, fissare gli appuntamenti, andare agli incontri con le altre. Mi auguro che si continui sulla scia della sensibilità che le ragazze hanno dimostrato durante le riprese e che questo non rimanga un lavoro fine a se stesso. Lei ha bisogno di essere inserita nella società che, invece, non è molto pronta ad accoglierla”. È dunque questo il messaggio lanciato dagli studenti nocesi: il bisogno di una persona rara è quello di non sentirsi tale, di non sentirsi diversa, di non sentirsi sola. Ad esplicitare ciò l’abbraccio su cui si chiude il video: è in quell’abbraccio che crollano i muri della diversità; è in quell’abbraccio che le paure si sciolgono.
Per vedere il video-racconto realizzato, clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=Oy1w6449wKg.