“I sogni che restano”, il nuovo romanzo di Rocco Roberto

NOCI – Per gli appassionati dei romanzi ecco che nasce una nuovo libro tutto da scoprire. Si tratta di I sogni che restano, il nuovo lavoro del giovane scrittore Rocco Roberto, che con questo secondo romanzo ha voluto invitare tutti coloro che leggeranno questa storia a prendere consapevolezza dei propri “sogni che restano” e a farne qualcosa di simile a quello che ne fa la protagonista, ma mai da soli.

Ai taccuini di LeggiNoci l’autore nocese ha raccontato gli aspetti cardine del libro e il legame che le vicende raccontate hanno con la sua personale vita.

Di cosa parla questo nuovo libro?

«Come dicevo anche col primo, sarebbe riduttivo dire “è una storia d’amore”. L’amore c’è, perché, come nella vita, quello è il motore che muove la vita. E i romanzi, almeno i miei, sanno di vita. Quindi d’amore. Diciamo che questo romanzo ha in più una tematica a me cara, che è quella della rielaborazione del lutto».

A cosa è dovuta la scelta del titolo?

«Il titolo muove dalla consapevolezza che, soprattutto quando abbiamo a che fare con eventi che ci sconvolgono la vita, come appunto la scomparsa di una persona cara, è come se ci restasse tra le mani un mucchio di detriti, di frammenti, che rischiamo di perdere di mano se ci facciamo sopraffare dal dolore. Quei frammenti sono, per me, “i sogni che restano”, una materia che non va assolutamente persa ma ripensata, riscoperta, riorganizzata perché possa riprendere forma».

Com’è strutturato il libro?

«E’ un romanzo narrato in terza persona, da una voce esterna, ma intervallata dalla voce diretta della protagonista, Sofia, che … lo scoprirete leggendolo».

Cos’ha fatto da musa ispiratrice per questo nuovo lavoro?

«Sicuramente l’esperienza diretta della perdita e il conseguente periodo di sbandamento, diciamo così. Tuttavia, come sempre in quello che scrivo, una buona parte di quello che ne è venuto fuori si è poi distaccato dalla mia personale esperienza ed è venuto fuori dalle voci che mi sono nate dentro man mano che la storia prendeva piede».

Quali similitudini e quali differenze noti rispetto al primo?

«Il trait d’union col primo romanzo sta nel fatto che questo ne è uno spin-off. Sofia era un personaggio secondario, ma non troppo, di “Quando eri qui con me”. Ora diventa protagonista di questo romanzo che, ci tengo a ribadire, è leggibile separatamente dal primo, senza che il lettore si perda in alcun modo. Altre somiglianze sono nel tentativo di parlare d’Amore, di Dolore, di Amicizia, tutte autenticamente con l’iniziale maiuscola. Come differenze trovo la scrittura più essenziale, più matura, e la storia decisamente più audace. Sotto tanti aspetti».

La trama o i personaggi hanno qualche relazione con la tua vita?

«Come accennato, la trama trova solo il punto iniziale nell’esperienza personale della perdita di una cara amica. Poi il resto è venuto da sé prendendo direzioni diverse dalla mia esperienza. I personaggi sono, come sempre, ispirati a chi mi sta attorno. Ognuno ha qualcosa di me, ma anche e soprattutto della gente che mi circonda. E il bello è che questa gente, per la maggior parte, ne è ignara».

Pensi che questo nuovo romanzo ti abbia aiutato a crescere come scrittore o come persona? Ha cambiato qualcosa in te?

«Sicuramente, scriverlo mi ha dato, ancora una volta, la possibilità di incanalare il Dolore, dargli una forma nuova, creativa, positiva, non lasciare che prendesse troppo il sopravvento, anche se non lo si elimina mai del tutto quando si fanno i conti con una perdita. In merito alla scrittura, sì, come dicevo poco fa, mi rileggo e mi accorgo di come sia cresciuta, e continui a farlo, con me. Scrivere ancora, inoltre, non ha fatto che incrementare in me la necessità di raccontare, di continuare a farlo. Per quanto, scrittore, continuerò ancora a non definirmi, almeno fino al prossimo romanzo».

Chiunque sia stato incuriosito dal contenuto di questo romanzo può già prenotarlo in tutte le librerie o su tutte le piattaforme online. Per soddisfare ogni esigenza “I sogni che restano” è disponibile sia in cartaceo che in e-book.

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