NOCI – Nell’ultimo articolo ci siamo lasciati con l’importanza dell’equilibrio complessivo. Questa attenzione alla parte tecnica è un segnale debole, che ritroveremo come trend del futuro, difficilmente osservabile già nel 2016, ma avrà sempre più spazio chi farà da posizione triangolare, da facilitatore nella sintonizzazione della comunicazione tra azienda ed agenzia creativa. Ad oggi il bisogno c’è, ma è dormiente e si avverte con contorni indefiniti quando l’azienda si ritrova a commentare performance sotto le attese senza spiegarsi il vero motivo.
Il 2016 tuttavia sarà un anno stimolante sotto il profilo della comunicazione, saranno trattati temi di attualità e di grande impatto, come quello della salute, dove la comunicazione farà anche una parte attiva, sia informativa che formativa. Sono molte le aziende che promuovono la genuinità e la territorialità dei prodotti, facendoli vivere e rivivere anche attraverso la spiegazione di nuovi e tradizionali modalità d’uso. Le situazioni di vita reale saranno sempre più cavalcate e saranno incentrate su un nucleo che si va ridefinendo, ovvero la famiglia. Avremo sempre più pubblicità incentrate sulla famiglia. Ci sarà anche un rinnovato e “reinventato” ricorso all’umorismo, come modalità sorprendente di risvegliare un sentimento, una emozione positiva e stimolare il cliente ad una azione.
Infine sarà l’anno dei valori. Alcuni sanno già bene come fare, altri si applicheranno e si metteranno in scia, ma dopo l’era delle caratteristiche di prodotto, delle emozioni, siamo finalmente arrivati alla comunicazione dei valori di brand. Ne sono tutti più o meno consapevoli, ma riuscirci, avere i valori come posizione triangolare tra brand e cliente, sarà la vera sfida del 2016.
Per chi è più attento alla comunicazione, una vetrina importante l’abbiamo avuta nel periodo Natalizio, si sono già visti i trend fin qui descritti. A disegnare la traiettoria saranno certamente le grandi aziende, multinazionali, big spender in comunicazione e che si avvalgono delle agenzie trendsetter più rinomate. Non ci resta che augurare buona comunicazione a tutti e a fare attenzione, il “diavolo” (che io chiamo “Ombra”) si nasconde nei dettagli.