NOCI – Si è conclusa sabato 16 dicembre la manifestazione I sentieri del dialogo interreligioso, realizzata nell’Ambito del Progetto SPRAR La nuova dimora e promosso dall’Ambito Territoriale di Putignano e gestito dall’ATS con capofila l’Associazione Nero e non solo, in collaborazione con l’associazione culturale Luminares. La chiesetta dedicata a Santo Stefano ha aperto le porte al concerto Cantus dei Ventanas Duo, un progetto sostenuto dal nocese Vito Maria Laforgia e dal barese Fabrizio Piepoli.
«Il progetto Ventanas (che in spagnolo vuol dire “finestre”) è un progetto modulare (dal solo al gruppo allargato) che nasce qualche anno fa per affrontare un repertorio legato alle musiche della tradizione del bacino del mediterraneo», ci spiega Vito Maria Laforgia. «Il principio cardine è l’‘apertura’, appunto, intesa come sguardo verso le possibilità che quella musica può dare, anche attraverso la pratica dell’improvvisazione». Il progetto negli anni ha realizzato concerti con diverse formazioni e vari contesti, arrivando, oggi, alla collaborazione con il cantante e polistrumentista Fabrizio Piepoli.
Il repertorio scelto per la manifestazione «è un mix di brani della tradizione, di diversa provenienza e con chiaro riferimento agli aspetti religiosi che hanno caratterizzato la cultura mediterranea. Una sorta di preghiera in più passaggi, come apertura al dialogo e invito all’accoglienza. Sarà un modo per dare il benvenuto a tutti i rifugiati e richiedenti asilo. Un repertorio pensato ah hoc per questo evento, sia come approccio interpretativo, che come scelta dei brani».
Infatti, il concerto è intitolato Cantus, ovvero «’il canto’, con esplicito riferimento alla linea melodica, che, in questo progetto, viene messa al centro dell’interpretazione come fulcro intorno al quale far ruotare gli altri aspetti musicali. È stata un’occasione per ascoltare brani musicali poco conosciuti, suonati con strumenti poco diffusi e per apprezzare il talento di Fabrizio Piepoli, una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano e non solo».
Anche la scelta della Chiesa di Santo Stefano è stato un aspetto fondamentale per la riuscita del concerto. È un locale da poco restaurato che è bene valorizzare e far conoscere, oltre ad avere una struttura intima ed accogliente e una buona acustica.
Infine, Livia Cantore, responsabile del progetto SPRAR, la quale ha sottolineato l’importanza di quanto fatto finora. «A Noci, nel nostro progetto ci sono delle donne, degli uomini, dei bambini a cui vogliamo dedicare tutte le energie e il tempo attraverso la cultura, l’arte, il dialogo e il confronto. Vi invitiamo a partecipare anche alle prossime iniziative in modo da conoscere meglio queste persone, questi nuovi cittadini che sono qui a Noci e con cui, poi, avviare un percorso di integrazione. Spero che lo stare insieme superi l’ostacoli delle diverse religioni ed anche l’ascolto della sola musica ci faccia essere più sereni e più tranquilli nella convivenza».