NOCI – Non disperdere l’enorme patrimonio culturale delle tradizioni popolari nocesi. È questo l’obiettivo che si è prefissato il Gruppo Folk La Murgia-don Vito Palattella che ha iniziato un tour delle scuole per insegnare alle nuove generazioni le musiche, i balli e i canti popolari, cercando di dare nuova linfa al gruppo stesso e trasferire l’enorme bagaglio culturale alle future generazioni.
Venerdì mattina una rappresentanza del gruppo folkloristico ha incontrato le classi terze, quarte e quinte del plesso Cappuccini illustrando il progetto e le sue finalità. Non una classica presentazione frontale, ma una rappresentazione dinamica in cui l’insegnamento è miscelato con i balli, la poesia, la musica tipici della tradizione popolare nocese. Entusiasta, e non poteva essere altrimenti, la risposta dei piccoli scolari tutti intenti ad ascoltare le parole del presidente Onofrio Ritella e di Vincenzo Palattella prima discatenarsi a ritmo di pizzica e tarantella.
«Il progetto – ci spiega il presidente Ritella – è stato presentato il 3 ottobre scorso al dirigente di entrambi gli istituti comprensivi Giuseppe D’Elia che ha accettato di buon grado l’incontro con gli alunni. L’obiettivo è ambizioso perché, grazie al coinvolgimento di tutte le scuole elementari e medie di Noci si vuole passare il testimone dagli attuali componenti del gruppo, che hanno un’età media di 50 anni, ai giovani così da non disperdere le tradizioni popolari nocesi».
Il progetto consta di due passaggi: nel primo una delegazione del gruppo folk incontra gli alunni a scuola, successivamente saranno i ragazzi interessati a partecipare attivamente alle attività del gruppo. «A scuola – continua a spiegare Ritella – facciamo una illustrazione del progetto ai ragazzi e successivamente attraverso i docenti e le famiglie li invitiamo a presentarsi alla Sala di Musica di via Armonia per avvicinarli alla musica, al canto e al ballo. La prossima settimana incontreremo gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola Positano. Vi sono già delle adesioni con i primi ragazzi che sono venuti a trovarci lunedì alle 17, appuntamento canonico per tutti. Di volta in volta organizzeremo dei gruppi di apprendimento per non lasciare indietro nessuno ed insegneremo loro a suonare gli strumenti musicali, a cantare i brani della tradizione, e i passi e le figure per i balli che caratterizzano il nostro gruppo riconosciuto in tutto il mondo».