NOCI – La vita è un succedersi di situazioni e di momenti in cui fare o non fare le cose. C’è ad esempio un momento in cui restare a casa per rispetto delle regole, della salute propria e quella altrui. Verrà il momento di uscire tutti i giorni a comprare la focaccia.
C’è un momento per provare a fare qualcosa di diverso, invece di fare i furbi, uscendo facendo incontri e conversazioni. C’è un momento per lasciare in pace i mariti, senza costringerli a mettere la faccia, o la firma, su polemiche politiche e c’è un momento per i mariti di tirare fuori gli attributi. C’è un momento per tacere e stare tutti dalla stessa parte ed un momento per riaprire le ostilità politiche e le scaramucce a mezzo stampa.
C’è un momento per decidere da che parte stare, se fare la bella vita vendendosi la professione al diavolo oppure vivere nell’onestà intellettuale, accontentandosi di uno stile morigerato. C’è un momento di seguire su Facebook i fantastici video di Giulia Basile (a proposito, complimenti: illuminanti, intensi ed autentici) ed uno per andare ad avallare polemiche sull’erba del vicino.
C’è un momento di essere riconoscenti ed uno per andare a fare la valletta, o peggio ancora, la colletta con la valigetta in mano. C’è un momento di dire la verità e smetterla di contare sul fatto che la gente ha la memoria corta e che la scusa del “me lo hanno chiesto”, “riscendo in campo per responsabilità” è sempre di moda.
C’è un momento per guardare i figli e chiedersi che genitore sono? Ho seguito i miei egoismi, i miei ormoni oppure ho fatto le scelte giuste ed altruistiche, di cui posso andare fiero? E c’è infine un momento di farli i figli… ecco, che questa clausura forzata vi sia alleata allo scopo.