NOCI – Come ogni anno Sanremo inizia con le polemiche, sempre più accese, sempre più utili ad accendere il Festival. Ad incendiare la discussione intorno all’evento è sempre il testo di una canzone, un ospite sgradito (o invidiato), un cachet troppo alto o il forfait di un ospite di grido. Più spesso tutte insieme.
Poi c’è la prima serata, tutti vedono la manifestazione, le polemiche vecchie si dimenticano ed il gossip si sposta su cose minori: la farfallina di Belen, la stecca del big, una protesta dal pubblico. Ma quest’anno c’è un movimento femminista seriamente intenzionato a boicottare la manifestazione, sfruttando i social.
Abbiamo fatto una previsione su queste femministe, dividendole in gruppi:
1) Le SIMADAI, sono donne che non hanno mai visto, e mai vedranno, un Sanremo in vita loro. Hanno altri gusti e non stanno davanti alla TV. Hanno aderito al movimento #iononguardosanremo solo perché fa figo.
2) Le SIMAPOI, non sanno i veri motivi per boicottare davvero
Sanremo, aderiscono all’hashtag per convenzione, ma non sono convinte, quindi lo guarderanno come sempre.
3) Le SICREDICITU, quelle che si mostrano convinte ed indignate, che fin dalla prima serata sapranno tutto di Sanremo, manderanno fuori i mariti per una birra e calcetto, e si godranno comodamente lo spettacolo.
Alla fine anche questo Sanremo sarà un successo, anche grazie alla volontà di polemica, sempre utile a riscaldare il tempio della musica italiana.