Da circa un mese il mercato settimanale ha subíto una modifica significativa: le bancarelle della frutta sono state spostate presso l’estramurale zona San Domenico, mentre le bancarelle del vestiario sono state trasferite verso via Vittorio Emanuele. Come ogni cambiamento ha bisogno dei suoi tempi per essere accettato, ma allo stesso si sono registrati disagi alla circolazione, con impatto sul traffico e con difficoltà a trovare parcheggio. E non da meno un diffuso disappunto, soprattutto tra le persone anziane, che lamentano un percorso troppo lungo da fare. Ed anche dispersivo.
La modifica nella disposizione delle bancarelle ha sicuramente rappresentato una sfida per l’ordinaria quotidianità dei concittadini. C’è del positivo: questa modifica offre anche diverse opportunità che potrebbero migliorare e arricchire l’esperienza del mercato settimanale.
Innanzitutto, il nuovissimo posizionamento delle bancarelle potrebbe dare nuova vita ad aree del paese che potrebbero essere state trascurate in passato. La zona San Domenico, per esempio, potrebbe essere vista come una nuova attrazione per i residenti, favorendo l’attività economica e generando interesse intorno a questa parte del paese.
Ma ci sono anche aspetti negativi legati a questa modifica. Il maggior disagio riscontrato è sicuramente la difficoltà di trovare parcheggi per chi abitualmente effettua la spesa della frutta e della verdura. Molte persone si sono lamentate dei lunghi tragitti che devono percorrere a piedi per raggiungere il mercato, in particolare le persone anziane. Inoltre la spesa si effettua sotto il sole e in caso di emergenza la carreggiata è ristretta. Limitazioni e svantaggi che non c’erano nella precedente disposizione.
Questa modifica richiederebbe un’attenta riflessione e azioni mirate per cercare di risolvere i nuovi disagi. C’è chi auspica servizi di navetta gratuita o zone di parcheggio dedicate nelle immediate vicinanze del mercato settimanale.
Infine , sembrerebbe che il recente cambio di disposizione delle bancarelle abbia suscitato un certo disappunto anche tra i commercianti stessi.
Il passo in avanti che si voleva fare rischia di essere due passi indietro, senza soluzioni alternative per risolvere i disagi lamentati ed una attenzione e sensibilità verso le esigenze della comunità.