“Il passato è un campo di addestramento”, riscatto di donna

NOCI – Libro d’esordio ed è già successo di critica per Valeria Petruzzelli con il romanzo erotico noir “Il passato è un campo d’addestramento – storia di Lei”, edito da Caracò. La giovane scrittrice ferrarese, ma trasferitasi a Conversano nel 2010, è giunta a Noci venerdì scorso per presentare la sua fatica presso il relais Santa Rosa ospite dell’associazione Officina per Noci. Introdotta da Magda Amatulli l’autrice 26enne ha iniziato a esporre le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere e da dove deriva l’attenzione mediatica attorno alla sua opera prima. Il tutto parte dalla fine di un fidanzamento e da un blog, hakerato e poi sbloccato.

Ci sono emozioni contrastanti, gioia, timore, voglia di riscatto e paura di non farcela – scrive Petruzzelli nel suo blog – C’è la frustrazione di un titolo diverso, i mille problemi su ciò che la gente penserà di me dopo averlo letto, le reazioni di chi si sente chiamato in causa. Tutto questo sommerso, però, ne vale la pena. Condividere il racconto con delle persone è la cosa più rilassante che mi sia mai capitata. Mi ha aiutata a spogliare il romanzo dei significati personali che gli avevo attribuito e a farlo diventare qualcosa di nuovo”. Si perché il tutto nasce dalla rabbia e dalla voglia di riscatto. La protagonista del noir altri non è che l’alter ego dell’autrice anche se si tiene ben lontana da riferimenti autobiografici.

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Tra le pagine i riferimenti talora espliciti talora nascosti agli autori che hanno ispirato l’autrice: Stefano Benni, Charles Bukowski e Valérie Tasso, compaiono e scompaiono tra i capitoli mentre l’altra grande passione, la musica, funge da filo conduttore della narrazione tanto da condizionare anche i gesti della protagonista.

Il testo nel 2015 è risultato vincitore del Premio Inedito Garp Under 30, concorso bolognese rivolto a giovani scrittori. «Ho mandato il testo quasi per gioco – ha detto durante la presentazione nocese l’autrice – del romanzo non sapeva nessuno, neanche i miei genitori. Poi ho ricevuto una telefonata che mi invitava ad andare a Bologna. Alla fine ho scoperto di aver vinto il concorso esultando con un tifo da stadio». Lo stile, la forma, e la tematica trattata con estrema cura dialettica da parte di Valeria Petruzzelli ha portato molte testate giornalistiche e media ad interessarsi del libro, ma la 26enne ferrarese non ha ancora ben chiara l’idea di diventare scrittrice professionista. «Per ora vorrei riprendere a studiare» ha detto.

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