NOCI – Ai tempi del liceo l’ultima ora del lunedì, notoriamente la più dura dopo il rientro dal week end, il compianto Professor Trisolini la dedicava all’ “educazione civica”. Si iniziava dalla lettura di un quotidiano e si esaminava la forma di Stato, gli organi deputati alle varie funzioni nonché i principi che “dovrebbero” reggere l’ordinamento.
Partendo dallo scambio tasse-servizi la comunità è basata su principi-doveri che si alternano: la pubblica amministrazione dovrebbe garantire i servizi ed i cittadini dovrebbero usufruirne e soprattutto rispettarli. Tutto questo per dire che purtroppo nella nostra città ultimamente molti sembrano aver dimenticato queste regole basilari; regole che sono giuridiche ma soprattutto, a parere di chi scrive, sono regole di buona educazione.
E’ notizia di questi giorni, amplificata dai social network, la vicenda di quella signora che si aggira nei pressi della scuola media “Pascoli” e con fare furtivo e sospetto estrae dalla busta della spesa un sacchetto di immondizia e lo deposita nei pressi di un cestino deputato a raccogliere piccoli rifiuti. Altra vicenda: all’indomani dell’inaugurazione dell’area ex piscina comunale le giostrine dei bimbi ogni sera sono puntualmente prese di mira da “orde” di adolescenti fuori controllo che nel giro di pochissimo tempo renderanno inutilizzabili. Siamo abituati a sentire lamentele dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, e la recente campagna elettorale ne è stato un esempio lampante, ma in questi casi la situazione si è ribaltata. Onestamente mi vergogno di condividere la mia cittadinanza con gente del genere anche perché non si rendono conto che il danno lo fanno a loro stessi: per raccogliere quell’immondizia e per riparare quelle giostrine saranno impiegate risorse prese dalle tasse che paghiamo.
Dal momento che i cittadini corretti sono stufi di pagare per gli idioti ritengo necessario e doveroso da parte delle Autorità Pubbliche PUNIRE i colpevoli. Le norme ci sono e bisogna ricordare alla signora incivile che oltre al pagamento della multa è prevista anche la denuncia penale. Lo stesso dicasi per gli adolescenti. In tal senso la tecnologia ci è da supporto, e le fototrappole ne sono l’esempio. Però alla ripresa fotografica deve seguire la sanzione; bisognerebbe rinforzare il corpo di polizia locale e soprattutto bisognerebbe imparare ad essere cittadini ricordandoci che la nostra città è la nostra casa.