NOCI – Quando il talento incontra la passione si origina una forza difficile da dominare che richiede di essere coltivata. Questo è successo a Claudia Lucia Lamanna, ventenne nocese, il cui interesse per l’arpa è stato amore a prima vista, scoppiato nel corso di un concerto dove la vide per la prima volta. Fu così che a nove anni intraprese gli studi dell’arpa presso il conservatorio di musica “Nino Rota” di Monopoli, dove si è diplomata a soli 15 anni, con il massimo dei voti e la Lode, conseguendo due anni dopo la laurea di secondo livello in Discipline Musicali ad indirizzo interpretativo e compositivo in Arpa Solistico, con la votazione di 110 e Lode e Menzione d’Onore. Si è ulteriormente perfezionata, tramite il progetto “Erasmus”, con Jana Boušková, presso il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles, e attualmente studia con l’insegnate Isabelle Perrin, dopo aver brillantemente superato le dure selezioni del concorso di ammissione per l’“Artist Diploma” presso la Norges Musikkhøgskole (Norwegian Academy of Music) di Oslo.
Claudia svolge un’intensa attività concertistica già da quando aveva 13 anni, sia come solista sia in ensemble di arpe, musica da camera e orchestra. In breve tempo ha raccolto numerosi successi e riconoscimenti in diverse rassegne e concorsi nazionali ed internazionali in Italia, Regno Unito, Thailandia, Francia, Germania, conseguendo innumerevoli primi premi assoluti, premi speciali della critica musicale e borse di studio, fra cui la Borsa di Studio “Orazio Fiume”, premio istituito ogni due anni dalla famiglia Fiume per onorare la memoria del Maestro, e la Borsa di Studio “Valter Cococcia”, riservata ogni anno al più giovane e miglior diplomato fra i conservatori d’Italia. Tra le competizioni riservate unicamente per arpa, ha vinto il primo premio nel concorso “Giovani Arpisti in Concerto” a Milano, al “Premio Claudio Abbado – XI edizione del Premio Nazionale delle Arti” di Torino, istituito dal Miur, e al “Thailand International Harp Festival and Youth Competition”, tenutosi a Bangkok, nonché il Trofeo posto in palio da Sua Altezza Reale la Regina della Thailandia, esperienza che Claudia ricorda con grande emozione e che le consentirà di eseguire un nuovo recital a Bangkok in agosto 2016.
Ai taccuini di LeggiNoci.it Claudia ha raccontato: «Le esperienze all’estero sono state tra le più gratificanti, poiché ho ritrovato un pubblico musicalmente molto educato, nonché un ambiente professionale molto fiorente e stimolante. Anche in Italia ho riscontrato un pubblico molto caloroso. Purtroppo, in Italia le opportunità per costruirsi una carriera in questo settore non sono paragonabili a quelle estere, poiché non si comprende che dietro ogni performance, c’è un duro lavoro di perfezionamento, un vero e proprio labor limae, che non viene riconosciuto e apprezzato fino in fondo. In generale, sembra che la mentalità italiana stenti a considerare la musica come una vera e propria professione». Questa concezione obsoleta ostacola i sogni dei giovani, che rappresentano una ricchezza per l’Italia, facendoli fuggire all’estero.
Inoltre, ha aggiunto: «Quando suono, le emozioni che provo variano in base al pezzo che sto eseguendo e traggo la forza più grande dalla mia vita privata. Dopodiché, cerco di trasmettere queste emozioni al pubblico, lasciandolo libero di provarne di nuove, poiché dalle sensazioni e dalle soddisfazioni che esso mi testimonia, ne ottengo beneficio. Quando sono sulla scena quindi, l’agitazione scompare, perché subito il pubblico mi trasmette felicità. In ogni pezzo risiedono diverse emozioni, che tristi o gioiose che siano, solo se esternate autenticamente contribuiscono a rendere unica ogni esibizione».