“Il Treno della Memoria 2018”: il racconto dei quattro ragazzi partecipanti

NOCI – Sono passati circa due mesi da quando quattro ragazzi frequentanti i due istituti superiori nocesi hanno intrapreso un viaggio alla scoperta di quei luoghi protagonisti di una delle più buie pagine dalla storia del Novecento. Il 27 gennaio scorso, Vania Pizzarelli e Gianluca Tria dell’IISS Agostino Agherbino di Noci e Sonia Hannachi e Simone Perrini del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, sono partiti, insieme ad altri ragazzi pugliesi, alla volta della Polonia per visitare i luoghi dell’Olocausto in un viaggio durato ben 9 giorni.

È la prima volta che il comune di Noci aderisce al progetto Treno della Memoria, istituito nel 2004 e giunto, nel 2018, alla sua 14a edizione, ricevendo l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Camera e del Senato e del Parlamento Europeo. L’iniziativa è stata proposta all’interno della 2a edizione della manifestazione Il tempo che resta. Storie di ieri, visioni di domani, organizzata dall’Associazione Luminares nei giorni 26 e 27 gennaio 2018 presso il Chiostro di San Domenico.

Il viaggio, zaino in spalla, si pone l’obiettivo di creare nuovi testimoni e ha permesso di far toccare con mano il Ghetto di Cracovia, la Fabbrica di Schindler e il quartiere ebraico, i campi di concentramenti di Auschwitz-Birkenau, nonché le città di Budapest e Cracovia. Il viaggio si è concluso con un flash mob in cui tutti i 400 partecipanti hanno sventolato dei palloncini colorati come simbolo della bellezza della vita e del ripudio contro ogni forma di odio e di razzismo.

Treno-della-Memoria-2018-mostra

Così il 17 marzo scorso, all’interno del Chiostro di San Domenico, i quattro ragazzi hanno raccontato le proprie emozioni e la propria esperienza al pubblico nocese per far riviere la loro testimonianza raccolta durante il viaggio. La manifestazione, moderata dalla giornalista Daniela Della Corte, ha permesso, anche in un giorno come tanti, il ricordo delle atrocità subite da migliaia di persone durante il secondo conflitto mondiale.

Nel corso della serata è stato proiettato un filmato che racchiudeva video e immagini, con relativa didascalia, dei vari luoghi visitati durante il viaggio. «Questa è stata una delle esperienze più educative che io abbia mai fatto e solo attraverso l’esperienza si può giungere alla conoscenza», ha raccontato Sonia Hannachi. «È stata un’esperienza indescrivibile poter camminare sulle ceneri di una delle più grandi stragi dell’umanità. Il passato non è possibile spiegarlo soltanto attraverso i libri di storia. Perciò la memoria è la sola arma per sconfiggere l’indifferenza», ha, invece, commentato Simone Perrini. Dello stesso parere è Vania Pizzarelli: «Studiare l’olocausto sui libri di storia non ti trasmette emozioni e sensazioni perché ti raccontano la storia così come è avvenuta. Non ti entra nel cuore e nell’anima». Gianluca Tria ha invece spiegato che «non riusciremmo mai a farvi vivere quello che abbiamo vissuto noi nel vedere di persona i vari significativi luoghi della memoria».

Infine, è stato mostrato un cartellone, realizzato da Clara Putignano e Arianna Ancona, contenente le varie foto scattate durante il viaggio e gli screenshot di WhatsApp che i ragazzi hanno scambiato con le proprie famiglie e amici per raccontare non solo con le immagini, ma anche con le parole, l’esperienza vissuta. Le foto, inoltre, sono state racchiuse in una cartella condivisa che potrà girare per il social al fine di rendere partecipi tutti, creando novi testimoni per far sì che la memoria sia sempre viva in tutti noi.

Treno-della-Memoria-2018-video