In ricordo di Giovanni Miccolis

NOCI – È trascorso un mese dalla sua dipartita, trenta giorni fa ci lasciava Giovanni Miccolis, da tutti conosciuto come “Giuannin cavatidde”. Siamo tutti un po’ orfani da quando se ne è andato. Ancora non ci capacitiamo, che Giovannino non sia più tra noi, nonostante il tempo lenisca il dolore, noi ancora non ci siamo abituati, dobbiamo ancora metabolizzare il distacco.

Col tempo che trascorre inesorabilmente stiamo prendendo consapevolezza della sua immensa grandezza. La sua famiglia, ma l’intera comunità nocese avverte la sua “assenza”. Ci manca tanto.

Oggi, Noci sta prendendo piena consapevolezza di avere perduto uno dei suoi figli più amati ed apprezzati, che nel corso della sua vita è stato in primis un promulgatore indefesso della “nocesità”, nonché fine cantore delle bellezze del suo e del nostro paese.

“Non dir mal del tuo paese” è stato per anni lo slogan che accompagnava la sua amata “creatura”: il NociGazzettino, il periodico di vita cittadina, da lui fondato nel 1968.

Per anni egli ha retto solitario le sorti dell’informazione nocese, è stato “la voce”, il suo giornale era l’unico organo di stampa che informava i nocesi, quelli residenti in paese ma soprattutto i tanti residenti all’estero, i tanti emigranti nocesi nel mondo.

Grazie al NociGazzettino gli emigranti leggevano quanto mensilmente succedeva nel loro amato paese natio, il giornale era il cordone ombelicale mai tagliato con la propria terra d’origine, che puntualmente grazie all’abbonamento mensile sottoscritto, permetteva alle notizie di raggiungerli nelle lontane dimore alimentando così la nocesità, presente in tutti loro e spavaldamente rivendicata, “i fatt di I’Nusce si lescieven ind a tutt u munne”.

Per tutti noi che facciamo questo mestiere egli è stato il maestro, infatti non esistono giornalisti, pubblicisti nocesi, che non abbiano affinato la penna in quel grande laboratorio che era il NociGazzettino.

Siamo stati tutti suoi alunni, da lui abbiamo carpito le regole fondamentali di questo straordinario lavoro che è “fare” ma soprattutto “essere” un giornalista. Per anni egli è stato docente di educazione fisica, ma non solo in lui albergava l’innata predisposizione all’insegnamento, quello vero, tanti gli alunni cresciuti, allevati e preparati alle gioie e ai dolori della vita. Un insegnante eccelso della materia più importante e difficile di tutte: diventare adulti.

Grande spazio nella sua esistenza terrena ha dedicato al suo hobby preferito: lo spettacolo. Grande animatore, barzellettiere eccelso e arguto, musicista, cantante, per anni ha con i suoi spettacoli in vernacolo nocese animato sagre ed appuntamenti di vita mondana a Noci. Un vero “animale da palcoscenico”.

Personaggio poliedrico ed istrionico ma anche lungimirante, un frullatore di idee, che si tramutavano in belle e apprezzate realtà, infatti è stato l’ideatore di “Notte di serenate”, nonché fondatore del gruppo “La frasca”. “Giuannin cavatidde” è stato e lo sarà per sempre un personaggio amato e ben voluto da tutti, nocesi e non, accomunati dal piacere per la sua comicità, comicità genuina, pulita, mai volgare, tante le gags di cui è stato protagonista nei suoi apprezzati spettacoli.

La sua verve sfocia in una esperienza nuova ed unica, infatti è stato anche il primo nel cimentarsi negli anni settanta con il mondo delle radio libere, facendo parte del gruppo di soci che danno vita a Radio Noci, la prima emittente radiofonica nocese.

Oggi ci piace pensare che Giovannino Miccolis, Rocco Fauzzi e Nicola Fiorelli, componenti il gruppo “La frasca”, allietino con il loro repertorio le serate in Paradiso, facendo divertire e scompisciare di risate il Padreterno. Ciao Giovannino.

 

(La messa di suffragio al prof Giovanni Miccolis si terrà questo pomeriggio alle 18 in Chiesa Madre)