In sostegno di Amatrice, Noci ospita don Fabio Gammarrota

NOCI – Le tragiche vicende che hanno colpito il Centro Italia nell’ultimo periodo hanno sensibilizzato gli italiani, molti dei quali hanno contribuito ad aiutare le popolazioni stravolte dal terremoto dei giorni scorsi.

Anche Noci ha voluto offrire il proprio contributo. Infatti, tra le numerose iniziative solidali avviate, si è pensato di approfittare della celebre sagra “Bacco nelle Gnostre”, per allestire uno stand rinominato “Tutti insieme per Amatrice”, in cui poter acquistare ed assaggiare prodotti tipici provenienti dalle aziende delle zone più colpite dal sisma.

L’idea, nata dalla collaborazione tra il Parco Letterario Formiche di Puglia, LaFusillo Costruzioni e la Caritas parrocchiale del “SS. Nome di Gesù”, ha riscosso molto successo, specialmente grazie all’appetitoso piatto proposto per l’occasione: i tipici spaghetti all’amatriciana.

Per la benedizione dello stand, avvenuta venerdì 4 novembre alla presenza del sindaco Domenico Nisi, la comunità nocese ha potuto godere della partecipazione di un ospite d’eccezione: don Fabio Gammarrota, parroco di Amatrice, che su invito del suo vecchio amico di seminario don Maurizio Caldaralo, ha riportato la sua testimonianza riguardo la triste esperienza vissuta durante la notte del terremoto del 24 agosto scorso.

Nel corso della sua toccante testimonianza, don Fabio ha raccontato le difficoltà e la paura provata nel salvare sua madre, il timore nell’ascoltare le richieste d’aiuto delle persone a lui care, e il dolore che molti hanno provato per la perdita della propria famiglia, della propria casa ridotta a cumuli di macerie, e inevitabilmente della propria ordinaria vita.

«Il terremoto produce immagini, odori e suoni nuovi che portano solo terrore. Questa parte drammatica mi ha dato la possibilità di accogliere aspetti essenziali, ossia che più di qualsiasi altra parola è importante esserci. Il senso di appartenenza a quel territorio mi ha spinto ad abbracciare quella realtà martoriata e oramai rasa al suolo» ha esordito don Fabio, proseguendo con una riflessione: «È proprio necessario passare per tutto ciò che si ha e che si è, è necessario il sisma per capire di cosa siamo fatti e a cosa andiamo incontro, perché noi non siamo niente. Sono gli eventi naturali che segnano l’equilibrio della nostra esistenza».

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Inoltre, ad ascoltare le parole del parroco di Amatrice vi era anche il Vescovo della diocesi Conversano – Monopoli Mons. Giuseppe Favale, invitato presso la parrocchia SS. Nome di Gesù per celebrare la santa messa in onore della chiusura del settantesimo Anno Giubilare Parrocchiale. «Ci auguriamo che possa fermarsi la terra perché solo così si può ricominciare. Sarebbe un peccato che quelle terre si spopolassero, perciò con un briciolo di fede ci auguriamo che davvero possa rifiorire la vita di quelle comunità» ha affermato Mons. Favale.

Nella serata di sabato 5 novembre, invece, l’inaugurazione con la successiva apertura ufficiale dello stand, è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica presieduta da don Fabio, in ricordo dei numerosi defunti del terremoto.

Le offerte raccolte nel corso delle due serate della sagra saranno destinate ad una o più famiglie che il parroco di Amatrice segnalerà tra quelle più bisognose di aiuto.

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