Inaugurata la sede di Liberi e Uguali, D’Alema: “lotta alle diseguaglianze”

NOCI – Si è inaugurata martedì pomeriggio in via Vittorio Emanuele, 45 la sede cittadina di Liberi e Uguali. La nuova formazione politica che vede come leader nazionale l’ex presidente del senato Pietro Grasso, a Noci ha visto un nascente seguito che si propone di espandere le idee partitiche sul territorio.

Fautore della nuova sede l’ex dem Natale Gentile che non si considera più appartenente al Partito Democratico. «Da gennaio sono uscito dal partito ed ora mi considero senza tessera, però la voglia di rimettere insieme la sinistra è tanta», dice in sede di presentazione pubblica ricordando la figura di Enrico Berlinguer.

Massimo D'Alema
Massimo D’Alema

Ed è per tale occasione che all’inaugurazione della sede ha partecipato uno degli esponenti più in vista della sinistra italiana, Massimo D’Alema. «Noi siamo un progetto politico nuovo che appena varato si trova già immerso nella campagna elettorale – dice l’esponente nazionale candidato al senato – Ma noi guardiamo al di là del 4 marzo con una forza politica che deve essere in grado di restituire voce al mondo del lavoro, ai giovani disoccupati, alle persone anziane con una pensione con cui faticano ad arrivare alla fine del mese, intellettuali, insegnanti, a quelle forze della società che in questi anni hanno perduto rappresentanza. D’Alema parte dagli errori della segreteria del PD per arrivare alla campagna elettorale. «Vogliamo contribuire ad una rinascita del centrosinistra che passa oggi attraverso una sconfitta del gruppo dirigente renziano del Partito Democratico. Una campagna difficile, estremamente confusa, una spinta che spinge a destra e al m5s, non per colpa nostra ma perché chi ha governato sino ad oggi non si è reso conto di quello che succedeva nel Paese. Ha raccontato una favola, le cose vanno bene, c’è la ripresa economica, occupazione, senza rendersi conto che la ripresa economica è stata a vantaggio di pochi e che nel Paese cresceva insofferenza e sofferenza sociale, povertà e diseguaglianza. La spinta che viene oggi a cambiare deriva dagli errori fatti sino ad oggi, gettando le basi del malcontento. Quindi noi non nasciamo per far perdere il Pd, il Pd perde da solo, noi nasciamo per cercare di riconquistare un popolo che in questi anni è stato perduto, di ridare voce e di ricominciare un’opera di ricostruzione del centrosinistra». Secondo D’Alema vi sarebbero delle priorità da affrontare come le diseguaglianze: «Lotta alla diseguaglianza, il problema non sono gli immigrati, ma i tanti poveri e tutti quelli che non si riescono a curare. Siamo un paese che invecchia e si spopola, questa è la realtà purtroppo. Contro la verità c’è una campagna propagandistica da paura. I problemi reali sono altri. Un cittadino del nord che guadagna 34mila euro e uno del sud 18mila: la Germania e la Grecia che convivono nello stesso paese. Quindi lotta alle diseguaglianze, lotta ai crimi fiscali, un programma di giustizia sociale che guarda agli interessi dei più deboli».

Vito Antonacci
Vito Antonacci

Sul principio di territorialità la dichiarazione del candidato alla Camera Vito Antonacci: «oltre alla sfida proposta sui temi già citati da D’Alema c’è un elemento: «noi siamo uomini e donne legati da un principio di territorialità, non solo chiediamo il consenso, ma vogliamo meritarcelo».

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