NOCI – Lo scorso 14 luglio, il Chiostro delle Clarisse ha fatto da cornice ad un incontro preliminare promosso dall’associazione nocese ZOE e dall’ASL Bari DSM Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, in collaborazione con il Comune di Noci, incentrato sulla sempre più attuale tematica dell’inclusione sociale.
L’incontro, moderato da Mariano Casulli, ha assunto le vesti di una tavola rotonda alla quale hanno preso parte numerosi ospiti, tra i quali l’assessore alla socialità, all’inclusione e alla solidarietà Lorita Tinelli, la psicologa Filomena dell’Orco del DSM Neuropsichiatria dell’infanzia ASL Bari insieme al psicomotricista presso la stessa struttura Stefano Costa, Anna Della Rosa dirigente dell’Area Sud Neuropsichiatria Infantile, la senatrice Angela D’Onghia e le dirigenti degli istituti scolastici “Liceo Da Vinci-Galilei” e “Agostino Agherbino” Rosa Roberto e Luciana Cicoria, accompagnate da alcuni professori.
Tutti i presenti hanno avuto modo di confrontarsi, scambiare idee e proporre soluzioni riguardo l’organizzazione dei sostegni scuola, famiglia e territorio offerti a soggetti affetti da disabilità grave, specie minori. Sono state riportate testimonianze di episodi in cui la disabilità è stata vista come un peso, impedendo di vivere esperienze che avrebbero potuto migliorare la condizione di disabilità di queste persone.
A tal proposito, la presidente dell’ass. ZOE Angela Gentile ha affermato: «Crediamo fortemente che la scuola abbia un ruolo molto importante perché consente il confronto che genera sempre arricchimento. Ogni bambino disabile ha una potenzialità che va coltivata. I compagni devono sapere che possono aiutare l’amico disabile in maniera costante e coerente. Il tutto porta al miglioramento della qualità di vita del bambino. Credo che un’inclusione sociale si possa raggiungere collaborando insieme».
Tutti i relatori si sono trovati di comune accordo nel sostenere che la società, specie la scuola, è attraversata da una crisi di valori che le non le consentono di aprirsi alla diversità ed essere empatica verso il prossimo. Per questo motivo, grazie al confronto sono emerse molteplici idee che saranno discusse in un successivo incontro che avrà luogo a settembre per promuovere percorsi formativi inclusivi verso i diversamente abili, promossi dalla strutture competenti, in collaborazione con le associazioni.
La senatrice D’Onghia si è dimostrata molto favorevole ad accogliere queste proposte, ed ha affermato: «Questa non è una crisi soltanto economica, ma è una crisi di valori. Le leggi servono per creare il percorso, ma poi questo percorso si fa insieme. È un problema di etica della società. Dobbiamo imparare ad amare quello che ci sta accanto perché quei bambini ci danno tanto, dobbiamo però essere noi capaci di aprirci».
Inoltre, la preside Rosa Roberto, sostenuta da tutti i rappresentanti scolastici presenti, ha sostenuto: «Dobbiamo abbandonare metodiche isolate e cercare di creare un presidio permanente dove poter discutere e fornire soluzioni per la risoluzione di queste problematiche».