Incontri in libreria: Francesco Carofiglio presenta il suo ultimo romanzo

NOCI – Continuano gli appuntamenti della rassegna Incontri in libreria, manifestazione promossa dall’associazione Vivere d’Arte eventi in collaborazione con il Mondadori Point di Noci. Il 14 gennaio scorso si è svolto il primo appuntamento del 2018, terzo appuntamento della rassegna, e ha visto come ospite lo scrittore, nonché attore, regista, sceneggiatore, illustratore, Francesco Carofiglio, il quale ha presentato al pubblico nocese il suo ultimo romanzo Il Maestro (Piemme). A dialogare e far scoprire al pubblico i segreti del libro troviamo Dora Intini, mentre a Francesco Tinelli sono state affidate le letture di alcuni passaggi del romanzo.

«Una cosa che salta subito agli occhi è questa bellissima copertina di Lorenzo Mattotti che ritrae due figure che dialogano in una bellissima intimità e dove si evince subito una bellissima intesa», ha commentato Dora Intini. Il romanzo ha come protagonista Corrado Lazzari, il più grande attore del Novecento, il quale ha vissuto una vita molto intensa. Ha viaggiato molto, ha intrapreso nella sua vita tantissimi percorsi ma ha deciso di abbandonare le scene. Si è ritirato in un appartamento di un palazzo nel centro di Roma e da una finestra inizia ad osservare il mondo.  C’è ancora soltanto lui dentro questo palazzo e ciò accentua la sua sensazione di isolamento dal mondo che Lazzari avverte perché il mondo si è dimenticato di lui. Si muove come se stesse recitando ogni giorno una pièce sempre uguale. Si alza al mattino e passa il suo tempo a riordinare l’archivio della sua vita. Quindi giornali, recensioni, fotografie, vecchi copioni. Apre questi cassetti dai quali vengono fuori tutte le sue storie, le sue storie così intense.

Francesco Tinelli
Francesco Tinelli

«C’è questa fragranza – spiega Dora Intini – che si sente e si percepisce attraverso il sandalo, il gelsomino, l’odore acre del teatro, ma c’è anche un percorso fatto di immagini, di riferimenti alla cultura di Hopper. E quando ho letto questo ho subito pensato al dipinto l’‘Attesa’, l’attesa di questa donna che sul letto attende con la finestra spalancata il nuovo giorno, attende il futuro. E Corardo Lazzari attende e osserva dalla sua finestra. In questa attesa è bellissimo ripercorrere la sua vita e cogliere tutti i suoi ricordi e le sue riflessioni legate alle cose che ha perso. Riguarda questa sua vita ed è bello partecipare a questa sua visione. È come stare a teatro. È un libro che si può guardare. Stando seduti si riescono a vedere le immagini, le sequenze di questa vita».

Il suo contatto con il mondo, però, è garantito dalla presenza di Alessandra, una ragazza che gli porta i pasti dalla trattoria. Ma Alessandra è anche una studentessa universitaria che sta lavorando a una tesi sul teatro elisabettiano e Lazzari è stato il più grande attore shakespeariano. Quindi lei vede in questo incontro una grande opportunità per la sua vita. Solo che lui, inizialmente, non è un uomo molto accogliente, e guarda con fastidio la presenza della ragazza. Fino a quando si rende conto che il tempo è un tempo in scadenza. E quindi capisce che il suo tempo ha un limite ed intuisce che Alessandra rappresenta per lui un’opportunità, cioè che diventi, dentro il recinto stretto della casa, il suo ultimo pubblico. E allora la fa entrare.

«Mi piace parlare di questa storia perché poi alla fine vengono fuori delle idee sul racconto e sulla narrazione che non necessariamente corrispondono a quelle che io ho pensato quando l’ho scritto» ha commentato l’autore «E succede in particolare per questo romanzo. È curioso come effettivamente possa essere visto in maniera così differente da chi legge e questo, per me, è una cosa che mi gratifica. Questa è una storia che nasce da una pièce teatrale che avevo scritto una decina d’anni fa. S’intitolava ugualmente ‘Il maestro’. È una storia fatta di due personalità apparentemente tra loro molto distanti, una grande star al di là con gli anni e una ragazza molto giovane, apparentemente sprovveduta nei confronti di quello che le accade intorno. Ma quello che accadrà rivelerà che il processo che porta uno scambio tra il maestro e allievo funziona solo se funziona in entrambe le direzioni».

«È un libro ben scritto, con un ritmo preciso, ordinato, che invita alla lettura, un libro che tiene conto delle pause, da cui si ricavano le riflessioni personali», ha commentato, inoltre, Dora Intini, facendo rivelare all’autore alcune curiosità e aneddoti sulla stesura del romanzo. Tanti sono i nocesi che hanno affollato la piccola libreria, confermando il successo di questa rassegna letteraria. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 28 con il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e scrittore Ugo Sbisà che presenterà il suo ultimo lavoro Puglia, le età del jazz (Adda edizioni).

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