“Incontri in libreria”: Gabriella Genisi racconta il suo ultimo libro

Torna l’appuntamento con “Incontri in libreria”, la rassegna letteraria ideata dalle libraie del Mondadori Point di Noci, Marvi e Marghe, in collaborazione con Gabriele Zanini, al fine di avvicinare i nocesi alla lettura.

Ospite del secondo incontro, svoltosi lo scorso 17 dicembre, è stata la scrittrice barese Gabriella Genisi, che ha presentato al pubblico nocese il suo ultimo lavoro dal titolo Dopo tanta nebbia, il settimo di una lunga serie di romanzi gialli pubblicati da Sonzogno, che hanno come protagonista il commissario Lolita Lobosco, un personaggio interamente inventato dall’autrice.

A dialogare con la scrittrice è stato Stefano Impedovo, che con le sue domande ha tirato fuori la vera essenza del libro e dell’autrice stessa. Infatti, nel parlare di sé, Gabriella Genisi si definisce “giallista per caso”, grazie al fascino subito dai libri di Andrea Camilleri.

Dopo tanta nebbia racconta appunto, come i libri precedenti, le vicende del commissario Lobosco, una donna divorziata e senza figli che tiene molto alla sua carriera e che ha sempre lavorato a Bari. Questa volta però, viene promossa Questore ed è quindi costretta a trasferirsi a Padova. Qui Lolita sarà vittima dell’ostile mentalità del nord Italia verso i meridionali e vivrà nella nostalgia di casa e nel desiderio di tornare nella sua amata Bari, dove regnano la buona cucina e le belle tradizioni di famiglia. Fortunatamente però, incontrerà il vicequestore, un uomo affascinante che cercherà di risollevarla da questa situazione aiutandola ad inserirsi socialmente e con il quale ci sarà molta affinità.

L’autrice racconta del disagio provato nell’ambientare la storia unicamente a Padova, sensazione che l’ha guidata nella scelta di far tornare, a circa metà libro, la protagonista nella sua amata Bari. Infatti, con la protagonista del romanzo ha molte affinità oltre alla città di provenienza, come la somiglianza fisica, dettata dallo stereotipo della donna meridionale, e la passione per la lettura, la cucina, il mare e le macchine cabrio. Ciò testimonia che «l’autore lo trovi proprio nei dettagli».

Nel corso della presentazione la Genisi spiega la scelta del nome della protagonista del libro, non affatto casuale poiché volutamente in contrasto con il mondo della polizia prettamente maschile. «Il giudizio di una persona è condizionato dai pregiudizi e con i miei libri voglio sradicare i pregiudizi che riguardano specialmente le donne, demolendo questi luoghi comuni» afferma l’autrice, proseguendo: «per me il successo sarà sfatare il pregiudizio che riguarda questo nome, quindi se ci sarà una fiction dei miei libri mi piacerebbe che molte bambine comincino a chiamarsi Lolita».

Di fondamentale importanza e notevole rilievo è il primo caso che la protagonista affronta nel romanzo, riguardante il bullismo, una tematica molto cara alla scrittrice. Infatti, con questo libro ha avuto l’opportunità di andare nelle scuole ed affrontare questa problematica che ancora si sottovaluta ma che è molto frequente specialmente tra gli 11 e i 14 anni, a causa della quale si registrano numerosi suicidi.

Questo tratto distintivo del romanzo, che oltre a parlare di amore e di cibo, induce anche a riflettere, ha catturato l’attenzione dei presenti, i quali sono intervenuti con interessanti opinioni personali riguardo la tematica affrontata.

Inoltre, parlando del suo passato e dell’imminente futuro, l’autrice confessa: «La mia passione per la scrittura è nata leggendo. Già da piccola leggevo i grandi classici, poi ho fatto gli studi classici, una università non terminata, ma ho continuato per conto mio a studiare e soprattutto a leggere. Frequentare una scuola di scrittura senza leggere non serve a niente perché uscirebbero scrittori preconfezionati e libri tutti uguali. Io prima di essere scrittrice sono lettrice quindi cerco sempre di migliorare il mio prodotto perché voglio bene ai lettori. Per il momento metterò in stand by questa serie e mi dedicherò ad un prefetto con una carabiniera salentina. Inoltre, a maggio uscirà un mio libro di narrativa, “La teoria di Camilla”, nel quale si affronta il momento della perdita di un genitore che segna il passaggio all’età adulta, poiché è quando smetti di essere figlio che diventi adulto».

La rassegna Incontri in libreria dà appuntamento al 14 gennaio alle ore 18:30 con la presentazione del libro “Il maestro” di Francesco Carofiglio.

Leave a Reply

Your email address will not be published.