NOCI – Uno dei mercati proliferi di questi anni, soprattutto nella amata Puglia, è “l’industria matrimoniale”. Le bellezze territoriali, paesaggi da immortalare nel giorno più importante della propria vita, location singolari, belle e curate, cibo buono, genuino e ricercato. La Puglia offre tutto questo, insieme ad una serie di servizi ed a buoni collegamenti, a chi si promette amore eterno. E chiaramente in questo scenario si colloca Noci, di tutto diritto. Fantastiche masserie ristrutturate, piccole corti, originali location, esperienza ed abilità culinarie. Noci ha proprio tutto, anche l’esperienza dei fiorai e le eccellenze nei servizi fotografici, oltre che i paesaggi da incanto.
Ma questo mercato quanto è saturato e correttamente gestito a Noci?
Consideriamo che la Puglia celebra circa l’8% dei matrimoni nazionali, con un indice di nuzialità del 3,7% circa, ben superiore alla media nazionale (3,1% nel 2014). Ma i dati più interessanti sono altri. Innanzitutto l’età media al primo matrimonio, che in Italia è pari oltre 34 anni per gli uomini e oltre 31 per le donne. Ovvero ci si sposa in una età in cui si ha capacità economica e si può spendere senza indugi per un matrimonio. Da un punto di vista strategico significa che questo target è di interesse particolare. Altro dato di rilievo è l’incidenza di matrimoni civili, pari al 25% in Puglia, ma ben superiore al 50% nel nord Italia. Chiaramente il matrimonio religioso ha una serie di componenti tradizionali che legano l’evento al territorio, si tende a sposarsi nella chiesa del proprio paese/rione, ma il matrimonio civile è del tutto scollegato da questi legami e la festa si può celebrare ovunque. Ecco perché molto spesso coppie del nord (oltre che stranieri) vengono a celebrare i propri matrimoni in Puglia. Questo è un target molto interessante da intercettare. Altro indicatore che segnala coppie abbienti, quindi meno sensibili alla spesa e ben più propense ad un matrimonio memorabile, sono le coppie sposate in separazione di beni. Ebbene, vi è una alta incidenza in Trentino, ma anche in Toscana, Lombardia, Veneto, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna. Ma senza dubbio un indicatore interessante da analizzare per intercettare le aree e gli sposi in target è il secondo matrimonio. Si tratta di persone ancora più adulte e benestanti, che magari vogliono realizzare un evento diverso dal primo, e perché no, in un luogo bello come la Puglia, o come Noci. Mentre in Puglia la percentuale di seconde nozze è pari solo al 6%, in diverse regioni del nord il dato raddoppia.
Tornando alla domanda iniziale, conviene fare una analisi accurata di settore e verificare: i periodi in cui ci si sposa nelle varie regioni di Italia, analizzare meglio le caratteristiche socio-demografiche, ma soprattutto psico-attitudinali degli sposi in target. Di conseguenza fare una analisi della saturazione per periodi delle nostre strutture ricettive e gestire il pricing in funzione di queste variabili. Con questi semplici accorgimenti si può certamente rendere molto più proficuo il business dei matrimoni. Si Sottolinea infine l’importanza strategica che avrebbe per un territorio come Noci, sia perché ha una economia tutta da riconvertire, sia perché l’indotto coinvolge i produttori agro-alimentari locali, il settore dei sevizi, e tutti gli accessori. Insomma ci sarebbe lavoro per molte famiglie nocesi. I ristoratori hanno da che meditare, facendo gruppo ed aprendosi a nuovi strumenti di consulenza.