“In&Out”: il meglio e il peggio della settimana

La redazione del quotidiano locale LeggiNoci ha deciso di dar vita alla Rubrica “In&Out”, avente cadenza settimanale, al fine di informare i lettori sull’evento che, a nostro dire, può essere considerato “IN” e su quello definibile “OUT”, verificatisi sulla scena locale, nazionale e/o internazionale.

• “IN” = Guerra tra Russia e Ucraina, 25 giorni dal primo bombardamento. Trascorse più di tre settimane dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’esercito russo nel territorio ucraino, le conseguenze di quest’atto ignobile iniziano a farsi sentire anche qui da noi. Un numero abnorme di ucraini è fuggito dalla propria patria: più di 50.000 mila hanno già varcato i confini italiani. Alcuni di loro, grazie alla generosità di alcune famiglie nocesi, entreranno a far parte della nostra comunità. LeggiNoci, evidenziando il fenomeno, vuole concentrare la propria attenzione su questa solidarietà locale che scalda il cuore, che fa avere fiducia “nell’altro”, che dinanzi a parole come “guerra”, “bombe”, “paura”, ha deciso di contrappore parole come “accoglienza”, “impegno” e “speranza”. Anzi, pensiamo anche che chiunque di noi, se fosse costretto, in pochi minuti, a scappare dalla propria casa, dalla propria terra, raccattando qua e là le poche cose che si ha il tempo di salvare, meriterebbe di trovare, aldilà del confine, ad attenderlo, un cuore così. Un cuore buono come quello delle famiglie nocesi che hanno deciso di mettere a disposizione, di queste Persone, la propria vita, una “seconda” vita.

• “OUT” = La redazione di LeggiNoci è stata, nelle ultime settimane, “valvola di sfogo” per alcuni cittadini nocesi oramai esausti, a causa di problemi riguardanti la viabilità di alcune strade della cittadina. È stato il caso dei cittadini nocesi residenti in via Sansonetti e in via De Giosa, impossibilitati nel far rientro presso il proprio domicilio. Nonostante le innumerevoli segnalazioni fatte agli organi di competenza dai residenti, la situazione non accenna a migliorare. Questo comporta, inevitabilmente, malcontento cittadino e la sensazione di essere “abbandonati” a se stessi.

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