NOCI – Gentili amici lettori, ben ritrovati con la vostra rubrica preferita: IN&OUT! Fatti e misfatti delle settimane appena passate, posti nel tritatutto dal vostro caro e affezionato servitore. Questa settimana, sul gradino più alto del podio troviamo, di diritto, lo sport nocese in primis, citazione lodevole anche per gli eventi religiosi che hanno caratterizzato “La Settimana Santa”. Di contro, l’operazione “Led a Noci” che ci ha spento le menti.
IN – Domenica 2 aprile è andata in scena la XXma edizione della SpaccaNoci, l’ennesimo successo targato Montedoro. Grande la soddisfazione del presidente Stefano Bianco, che ha elargito sorrisi ed abbracci a più non posso a tutti coloro che lo hanno intervistato. Il successo della manifestazione è da attribuire indubbiamente al vulcanico presidente, che ancora una volta ha confermato Nonno Libero (Lino Banfi) come testimonial. A noi una domanda nasce spontanea: ma Lino Banfi è stato retribuito? E se si, da chi? Ma soprattutto: con cosa? Con uova di Pasqua? E la sorpresa quale sarà stata? Polemiche a parte, un meritato tributo va al vincitore, Nije Nfamara, gambese diciottenne dal futuro radioso. “Volli, fortemente volli” è il suo motto, e con tenacia e spirito di abnegazione, è passato “dal barcone allo stradone”… pardon, strada, che l’atleta di colore fagocita da affermata e consumata gazzella. Il suo sogno più grande è partecipare alle Olimpiadi. Noi glielo auguriamo, a patto che saluti la rubrica quando salirà sul podio olimpico. Abbandoniamo lo sport e ci inoltriamo negli eventi religiosi
Grande partecipazione di fedeli e non per le due processioni che segnano la religiosità dei nocesi nella settimana santa: “La processione dei Misteri” e la processione del “Cristo di Casaboli” il venerdì santo. Applaudiamo alle due iniziative andate in scena con successo, tanta è stata la partecipazione di fedeli e non ai due eventi. Un plauso va agli organizzatori della Processione dei Misteri, evento oramai riconosciuto e apprezzato dai tanti nocesi e anche forestieri.
Il Venerdi Santo, Noci, ha l’appuntamento con la sua storia più antica con la sua tradizione religiosa, la processione del “Cristo Casaboli” resta uno degli appuntamenti più attesi e partecipativi dei nocesi, la tradizione anche quest’anno si è rinnovata puntualmente, grazie all’architetto Piero Intini apprendiamo tante curiosità ed originalità e aneddoti sull’antica processione. La tradizione vuole che i portatori rallentino appositamente l’avanzata del Cristo mimando, un po’ come accade a Taranto, il passo lento della “nazzicata”, ovvero il dondolo della “naca”, la culla, quasi a voler cullare il Cristo morto… questo atteggiamento, a volte, indispettiva i preti tanto che un anno, si racconta, l’allora arciprete don Pietro Tateo, esasperato dal procedere lentissimo della processione, abbandonò il corteo religioso affidandone la guida al solo don Giovanni D’Aprile (il cosiddetto “prete buono”). Episodi similari sono accaduti in anni più recenti: mons. Nicola Novembre, memore del predecessore, esortava i portatori “a muoversi” con queste parole: «O vi date una mossa o me ne vado…!» … inutile dire che il Crocifisso non si schiodava… e nemmeno don Nicola! in fondo, l’atmosfera mesta, l’aria primaverile seppur pungente, la luna piena e le note struggenti, piacevano anche a lui…. e a gran parte dei nocesi!
OUT – IO STO CON VITTORIO SGARBI! Il grande Vittorio, con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto, ci ha “illuminati” in merito allo scempio “Led a Roma”. Per una volta, siamo vicini alla città eterna, poiché anche a Noci si sta compiendo lo stesso mercimonio (qualcuno ci sta guadagnando, o cosa?). Abbiamo ricevuto tante lamentele di cittadini nocesi alquanto “incacchiati” con l’amministrazione comunale, protagonista indiscussa di questa situazione “poco chiara”. Fin troppo illuminate, ahinoi, risultano essere le strade nocesi. Tanti i pregi decantati dagli illuminati amministratori nocesi, ma è altresì giusto sottolineare che tante sono le critiche ricevute in redazione. Ci sono cittadini nocesi che non riescono più a farsi cullare da Morfeo, a meno che non si barrichino in casa con serrande ed infissi completamente chiusi. L’abat jour che faceva bella mostra sui comodini delle nostre camere da letto ormai non ha più ragione di esistere, completamente soppiantata dalla luce a LED che, meglio dell’Arcangelo Gabriele (impegnato nella biblica annunciazione), illumina Noci. Il caldo è rassicurante tepore delle vecchie lampade è stato sostituito dal freddo ed elettronico colore dei LED. “Arridateci” la vecchia e rassicurante lampada a tungsteno. E visto che ci siamo, fateci un favore: “arridateci” anche i vecchi pali, poiché a noi il “palo modello Star Trek” ci sta proprio “suì ball”!
E mraccomand, na’n scit facenn ngallesc a’chep!
E prima di salutarci cari lettori in conclusione di questa mia rubrica, Vi auguro BUONA PASQUA e … fate i buoni e soprattutto rispettate il prossimo e siate “accoglienti” con il DIVERSO sia esso comunitario sia esso extracomunitario.