NOCI – «Ciò che si fa alla natura, si fa alle donne e ciò che si fa alle donne, si fa alla Natura.» Il prossimo otto marzo, come di consueto ricorre la Giornata Internazionale della Donna. È un’occasione per riflettere, più che per festeggiare, sebbene i mass-media sono riusciti a trasformare anche questa giornata in una festa commerciale: milioni di rametti di mimose vengono strappate ai loro alberi; anzi addirittura interi alberi vengono presi d’assalto e brutalmente “potati” per assicurare la vendita del solito mazzolino giallo simbolo della giornata. Non mi soffermo sulle origini e sulla storia di questa giornata, perché ormai è ampiamente conosciuta, ma vorrei riflettere (e far riflettere) sull’importanza che la donna riveste nell’ambito dell’ambiente naturale, in modo da regalare una mimosa “virtuale” a tutte le lettrici di LeggiNoci. Mi piace pensare che, quando facciamo riferimento a vocaboli come Terra, Natura, Ecologia o Sostenibilità usiamo l’articolo al femminile per indicare che, in italiano, tutti questi nomi sono femminili per mostrare il profondo legame da sempre esistente tra la donna e il Creato. Il binomio donna-natura è antichissimo, lo ritroviamo nella Bibbia e in altri testi del passato, per riconoscere alla donna (quale procreatrice) il ruolo di soggetto attivo nella Creazione. La donna ha un ruolo quasi viscerale nella partecipazione ai cicli naturali. La donna è parte attiva dei cicli naturali, basti pensare anche al ciclo mestruale che si ripete ogni 28 giorni come le fasi lunari. Questo intenso legame tra l’essere femminile e la Natura, rende la donna più consapevole dei propri gesti quotidiani al fine di mettere in pratica comportamenti ecosostenibili per educare al rispetto per l’ambiente.
Alcune statistiche mettono in evidenza che dove al governo vi sono più donne la vita è migliore (studio italiano). Dunque quando al comando c’è una donna tutto cambia. Semplicemente perché noi donne siamo munite di una sensibilità differente. Una sensibilità che si sposa benissimo con la sostenibilità e uno stile di vita a impatto zero. Ecco cosa hanno in comune la donna e l’ambiente: sono entrambi sistemi biologici delicati e nel loro garbo riescono a comprendersi e a creare quell’armonia di cui l’Ecosistema Terra ha tanto bisogno.
Concludo riportando un pensiero di un grande maestro spirituale contemporaneo, Peter Deunov (Bulgaria, 1864- 1944), che ha dato alle donne della nostra epoca un insegnamento in una lettera intitolata “La nuova Eva o la missione della Donna Madre” (tratto da un documento intitolato „la Donna della Nuova Cultura‟). Vi cito un brano, per portare a vostra conoscenza la nuova Coscienza Femminile, che deve rifiorire nel seno dell’umanità. “Oggi si considera la donna un essere che ha bisogno dell’uomo che si prende cura di lei. Allora dico: „non è una donna, è un essere svantaggiato”. Secondo me, la vera donna è colei che salva il mondo, che possiede le chiavi della vita e attraverso la quale si manifesta la nobile e potente forza dell’amore, colei che porta la vita. Quindi, la salvezza del mondo dipenderà dalla donna e non dall’uomo. L’uomo deve osservare nella sua vita due leggi principali. La prima legge – l’amore verso Dio – rappresenta l’uomo; la seconda legge – l’amore per il suo prossimo – rappresenta la donna. L’uomo lavora con la prima legge; la donna con la seconda. Tuttavia, l’uomo deve utilizzare le due leggi. La seconda legge – l‟amore per il suo prossimo – con la quale la donna lavora, crea le istituzioni e la società. Di conseguenza, la società contemporanea, come tutto ciò che essa comporta, è dipeso in particolar modo da questa donna umiliata. Allora, quale dovrebbe essere il fine a cui devono mirare la società contemporanea e gli Stati contemporanei? È quello di elevare la donna. Elevate la donna al rango che occupava prima! Mettetela al livello in cui era all’origine e vedrete che in 25 anni il mondo migliorerà.
DANIELA FUSILLO – Presidente dell’Associazione MurgiAmbiente di NOCI