NOCI – Il territorio di Noci vanta una ricca vegetazione: il fragno, la quercus troiana, tipica dell’area sud-est barese, alberi secolari che fanno la storia del territorio; la vegetazione spontanea fatta di leccio, quercus iles l. e la roverella quercus pubescens wile. Sono tutti, alberi che formano boschi e aree verdi non particolarmente fitte ma accessibili, se soggette a buona manutenzione, e vocati per percorsi di tipo naturalistico – ambientale.
Lo yoga, quale percorso iniziatico della straordinaria completezza, è facilmente riconducibile ad un “impegno” ambientale da prendersi nei boschi di Noci. Poiché la consapevolezza dello yoga, quale cammino di “unione” a tutti i livelli, permette di esplorare il ricco e affascinante dialogo tra yoga e natura. In particolare i boschi collinari, come quelli del nostro paese, ben si prestano a favorire una pacata serenità favorevole a questa orientale pratica meditativa.
Se lo yoga è un cammino adatto a scoprire la nostra vera natura, la natura stessa è parte dello yoga. Un legame, quello tra yoga e ambiente che è racchiuso nelle antichissime origini della disciplina stessa. Infatti, secondo la tradizione, lo yoga venne rivelato agli asceti che, vivendo a contatto diretto e continuo con la natura, nella semplicità e nella contemplazione, erano anche fini conoscitori dei suoi segreti intimi. Non è dunque un caso, che molte posizioni praticate nello yoga (gli àsona) abbiano nomi attribuiti all’universo naturale: es. posizione dell’albero. Nella pratica dello yoga il corpo umano viene visto come un vero e proprio “ecosistema”. Allo stesso modo in cui lo yoga può essere inteso anche come una forma di “ecologia del corpo”.
Praticare yoga in un bosco ci aiuta a percepire profondamente la nostra interconnessione con gli altri esseri viventi, con la natura e le sue energie. I benefici dello yoga si moltiplicano se lo pratichiamo nei boschi, a diretto contatto con gli elementi naturali: il sole, il vento, la terra. L’ispirazione migliore per le posizioni dello yoga arriva, naturalmente, dagli stessi alberi del bosco. Dall’osservazione e dall’ascolto attento a partecipe della loro intima essenza possiamo imparare molto.
Nella loro varietà, generosità e silenziosa presenza, tutti gli alberi hanno delle radici ben ancorate nella terra ma una chioma ben pretesa verso il cielo, verso il futuro. Riscoprire il contatto con gli alberi dei nostri boschi rappresenta innanzitutto un’opportunità di evoluzione personale e spirituale, ma, a livello globale, è certamente una delle soluzioni per salvare il nostro Pianeta.
Daniela Fusillo – Associazione MurgiAmbiente di Noci