NOCI – A distanza di cinque mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, è stato finalmente inaugurato il nuovo progetto rivolto alle classi prime della scuola primaria Positano “Scuola senza zaino”, al quale ha per la prima volta aderito un istituto nocese. Alla rete Senza zaino ad oggi hanno aderito 153 istituti in tutta Italia, di cui 20 in Puglia.
La giornata inaugurale si è svolta lo scorso 17 febbraio presso l’Aula Magna dello stesso istituto, alla presenza dei genitori, delle insegnanti, delle autorità competenti e soprattutto dei bambini, i veri protagonisti dell’iniziativa, che la vivono giorno dopo giorno all’interno della propria aula.
Sono stati proprio loro ad introdurre la serata con un simpatico canto di benvenuto dal titolo “Senza zaino”, come il nome dell’evento, e con un’esperienza di ascolto attivo intitolata “Balletto dei pulcini”, interamente accompagnati da una giovane e promettente orchestra, composta dagli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado Gallo.
A seguire, è stato proiettato il filmato “La nostra avventura”, con il quale le insegnati e gli stessi bambini hanno potuto ripercorrere, insieme ai genitori e a tutti i presenti, questi cinque mesi di scuola appena trascorsi, a partire dall’accoglienza del primo giorno di scuola, fino a giungere a tutte le attività laboratoriali individuali e di gruppo svolte in ambienti completamente rinnovati, pensati a misura di bambino, come lo stile “Senza Zaino”.
Di seguito, annunciati dalla preside Lenella Breveglieri, numerosi relatori sono intervenuti per spiegare l’essenza, gli obiettivi e i principi sui quali si basa il progetto, quali comunità, responsabilità e cooperazione. La referente regionale “Senza Zaino” della Puglia Maria Paola Pietropaolo, ha raccontato le origini di questo progetto in Puglia, nato esattamente sette anni fa a Taranto, e come la regione stia investendo per non restare indietro rispetto al nord Italia ed estendere l’iniziativa anche ai licei. La referente del medesimo progetto per la scuola nocese, invece, l’insegnante Gabriella Durante, la quale ha fortemente voluto aderire all’iniziativa, ha affermato: «I docenti hanno il dovere di realizzare progetti didattici per i bambini, i quali devono essere il centro del progetto educativo. Questo progetto rispecchia a pieno i miei ideali di scuola».
È intervenuta anche il sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione Angela D’Onghia, sostenitrice del progetto, succeduta dal sindaco Domenico Nisi, dall’assessore all’ambiente, arredo urbano e città sostenibile Lucia Parchitelli e dall’assessore alla cultura e all’offerta formativa Lorita Tinelli, che in rappresentanza dell’amministrazione comunale hanno seguito tutte le fasi di realizzazione del progetto, contribuendo all’acquisto degli arredi. “Scuola Senza Zaino dice D’Onghia – è una proposta educativa per le scuole dell’infanzia e primarie che sperimenta modelli innovativi per ripensare l’educazione scolastica affinché la scuola stessa diventi un luogo più coeso. Un modello pedagogico che trasforma lo spazio didattico in una vera e propria comunità. Perché l’istruzione può essere stimolante anche con metodologie di insegnamento alternative”.
Inoltre, hanno preso la parola anche la dott.ssa Antonella Montone, docente presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bari, che ha accolto l’iniziativa applicandola anche presso l’università, in cui sarà aperta un ambiente che rispecchi i canoni del progetto, in cui formare i tutor e gli studenti; l’architetto Irma Miccolis, progettista delle aule, che ha spiegato la scelta cromatica e la suddivisione dell’aula in varie aree, ognuna con una funzione specifica; e la presidente dell’associazione Genitori “Gallo-Positano” Marta Dongiovanni.
Al termine, alcune mamme hanno voluto testimoniare l’ottima influenza che questo progetto sta avendo sui propri figli, mediante la lettura di lettere e filastrocche. Infine, prima di festeggiare con un ricco buffet ed una torta dedicata al progetto, tutti gli alunni delle prime classi hanno accolto i presenti nelle proprie aule per raccontare e far vivere in prima persona il loro innovativo modo di fare scuola.