NOCI – Si svolgerà questo pomeriggio alle 18.30 l’incontro tra l’amministrazione comunale ed i cittadini per definire le iniziative concrete a sostegno della gente “che vivrà giornate e mesi difficili e che deve essere aiutata e sostenuta nella speranza di tornare ad abitare le proprie case ed il proprio paese”. Un incontro successivo al momento di cordoglio svoltosi domenica sera in piazza Garibaldi per sostenere tutte quelle famiglie colpite dal sisma del 24 agosto scorso nel Centro Italia.
L’orologio della torre campanaria di Amatrice segna le 3.38 esattamente i 122 secondi dopo il sisma che ha decretato la fine del centro reatino e l’inizio dell’ecatombe. La scossa di magnitudo 6.4 ha stravolto diversi centri e frazioni tra il Lazio, le Marche e l’Umbria, sconvolgendo la vita di intere famiglie. Da allora nulla è rimasto uguale. Amatrice, Accumuli (Rieti), Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), sono diventate da “borghi più belli d’Italia” a un groviglio indistinto di macerie e detriti mentre molte delle loro frazioni sono letteralmente scomparse dalla cartina geografica. Il movimento sussultorio del 24 agosto scorso ha spazzato via la vita. Secondo i geografi sarebbe avvenuto uno “stiramento” della crosta che separa la zolla africana da quella euroasiatica. Gli Appennini si trovano al centro ed hanno “subìto un allargamento”. Il risultato è rappresentato da 290 morti di cui 240 nel reatino (229 ad Amatrice e 11 ad Accumoli) e 50 nelle Marche (dato provvisorio aggiornato al 28 agosto).
«Dov’è il tuo Dio?» Continuano a chiedere i sopravvissuti a don Fabio Gammarrota, parroco di Cittareale e Posta tra i primi ad accorrere sul luogo del disastro. Forse la fede, qualsiasi essa sia, è da ricercare nelle mani e nel lavoro instancabile dei soccorritori. Dai Vigili del Fuoco agli agenti del CFS, ai medici e personale sanitario, al “Genio” dell’Esercito Italiano a tutti i volontari della Protezione Civile e tutti quelli che, incuranti del pericolo e delle gravi difficoltà, hanno continuato a scavare a mani nude per giorni nella speranza di salvare vite nonostante la terra tremasse ancora, nonostante le speranze continuavano ad affievolirsi. Giungono a supporto la Croce Rossa Italiana, i cani molecolari, e l’esercito di volontari di Save the Children e psicologi per aiutare i bambini e sostenere i sopravvissuti. Sono 2925 le persone assistite a seguito del violento terremoto che ha colpito il centro Italia, ospitate nei campi e nelle strutture allestite allo scopo. 970 persone trovano alloggio in quelle messe a disposizione nella Regione Lazio, in 1200 trovano posto nelle Marche e 755 persone trovano infine alloggio nelle aree e strutture predisposte in Umbria.
Sarebbe il caso oggi di partecipare in massa all’incontro aperto organizzato a Palazzo di Città, per dimostrare ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che Noci è una città dal cuore grande, che i nocesi sanno essere solidali. Fino a ieri erano oltre 10mln gli euro raccolti in tutta Italia tramite l’sms solidale al numero 45500, ma si può ancora fare molto. Tra 15 giorni inizia la scuola in quelle regioni, ma i bambini non sanno dove andare. Stando alle indicazioni della CRI, che ha attivato un centro raccolta a Roma, si necessita di acqua, generi alimentari a lunga conservazione, piatti e bicchieri di carta, così come tovaglioli e posate (soprattutto forchette) di carta, prodotti per l’igiene personale. Unificare l’azione di solidarietà rapportandosi ai canali ufficiali sembra essere l’obiettivo dell’incontro. Esserci significa molto.