NOCI – Anche il Comune di Noci ha aderito alla 23a Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata il 21 marzo di ogni anno da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Dopo l’incontro tenutosi all’IISS Agherbino di Noci con il procuratore simbolo della lotta alla mafia e al terrorismo Gian Carlo Caselli, l’Amministrazione comunale ha dedicato l’intera giornata di mercoledì al ricordo delle vittime innocenti con la manifestazione La Verità per promuovere la Giustizia.
Nella mattinata del 21 marzo, una delegazione del nostro comune si è recata a Foggia per partecipare alla tradizionale marcia di Libera insieme ad altri comuni e alle tante associazioni che da sempre combattono le mafie e il loro operato.
Il pomeriggio invece, all’interno del Chiostro di San Domenico, si è continuato a riflettere sull’importanza della verità per promuovere la giustizia. L’incontro, moderato da Noemi Nudo, ha visto come ospite il dottor Andrea Apollonio, ricercatore in Giustizia Penale presso l’Università di Pavia e autore di alcuni testi sulla mafia come Sacra corona unita: riciclaggio, contrabbando. Profili penali economici del crimine imprenditoriale, Cosa Nuova. Viaggio nei feudi della ‘Ndrangheta, Critica dell’Antimafia. L’avanzare della paura, l’arretramento delle garanzie, l’imperfezione del diritto, La mafia “le” mafie: percorsi e geografie del crimine organizzato e Storia della Sacra Corona Unita. Ascesa e declino di una mafia anomala. Il ricercatore, dopo aver ricordato Marcella Di Levrano, Paolo Borsellino e Susanna Crispino, tre dei tanti nomi che in Italia hanno svolto un ruolo attivo nella lotta alla mafia, diversi sono stati gli spunti di riflessione per conoscere più da vicino queste organizzazioni criminali presenti in Italia e soprattutto in Puglia.
Inoltre, l’argomento è stato trattato anche da tre esponenti dell’associazione Presidio Libera di Alberobello, nonché dal sindaco Domenico Nisi e dall’assessore alla cultura Lorita Tinelli. Infine, sono stati ricordati i 69 nomi di vittime pugliesi delle mafie, tra cui molte donne e alcuni bambini, la maggior parte innocenti e senza alcuni collegamento con i vari clan mafiosi. Questi nomi e le loro storie sono state proiettate durante il corso della manifestazione, oltre ad essere impresse nero su bianco sui pannelli del Chiostro. Questo per sottolineare l’importanza del ricordo di chi purtroppo non ce l’ha fatta ma, soprattutto per impegnarci a lottare contro queste associazioni criminali che continuano ancora oggi a procurare terrore nei cittadini.