NOCI – Lo scorso 16 dicembre, ha avuto luogo presso l’Aula Magna della scuola primaria Francesco Positano, il primo dei quattro appuntamenti che vedono come protagonisti gli alunni delle classi quinte del medesimo istituto. I piccoli allievi, trasformandosi in audaci attori, hanno dato vita una simpatica ed impegnativa rappresentazione teatrale dal titolo “La Vigilia di Natale”.
Lo spettacolo, ambientato nel giorno della vigilia di Natale, è stato interamente curato dalla prof.ssa Giulia Basile, che con l’aiuto delle insegnanti ed il sostegno della dirigente Lenella Breveglieri, ha trasmesso ai piccoli alunni le competenze necessarie per l’acquisizione del dialetto, una lingua che oggigiorno i bambini difficilmente sono abituati a parlare. Infatti, con il suo aiuto gli allievi hanno fatto un tuffo nel passato, mettendo in scena la vita quotidiana che anni fa si trascorreva all’interno di una gnostra. Infatti, la rappresentazione è il prodotto di un lavoro quinquennale che unisce la storia locale alle varie attività di carattere musicale e teatrale, all’interno del quale i bambini riversano tutte le nozioni apprese nel corso degli anni con costante impegno.
Vestiti di tutto punto, con gli abiti tipici dell’epoca, i piccoli attori hanno regalato ai genitori e soprattutto ai nonni, la possibilità di rivivere le usanze del passato, dalla preparazione del pane e dei tipici dolci natalizi, alle danze popolari e agli antichi mestieri che stanno oramai scomparendo. Ogni scena è stata ambientata all’interno di una gnostra, riprodotta fedelmente dalla scenografa Giuliana Piepoli, con il rigoroso aiuto degli alunni. Le danze, invece, sono state curate dalla coreografa Rosita Curci, membro del gruppo folkloristico.
Al termine della rappresentazione, Giulia Basile, complimentandosi con gli allievi per la notevole bravura dimostrata, ha affermato: «I bambini si sono impegnati molto per imparare il dialetto e hanno capito che per conoscere il mondo bisogna conoscere prima le proprie origini, capire da dove veniamo. Il dialetto è la lingua della culla dove sono nati i nostri genitori, nonni e bisnonni. Quando i bambini si divertono apprendono, e le cose divertenti non le dimenticano mai. Abbiamo voluto dare loro questo flash sul passato per favorire il distacco temporaneo con le nuove tecnologie e riprendere il contatto con la gente. Le gnostre più che case rappresentavano le persone, il senso di umanità e di solidarietà che circolava tra di loro. Bisogna aiutarsi l’un l’altro, affinché l’altro ti guardi con il sorriso, un grande regalo che ci portiamo a casa».
I prossimi appuntamenti avranno luogo il 19, 20 e 21 dicembre alle ore 17:00, presso L’Aula Magna della scuola elementare Positano.