NOCI – Nel settore della ristorazione serpeggia molta voglia di tirare su le serrande, ma vi sono anche tante preoccupazioni, soprattutto sul fronte economico. Non sono ancora ufficiali date e modalità di riapertura, ma si ipotizza che il 18 maggio i ristoratori potranno tornare a lavoro. Le linee guida ufficiali per il settore non sono state ancora dettate, ma di certo vi sarà l’obbligo di mantenere le distanze tra i commensali. Questo implica, necessariamente, una riduzione del numero dei coperti che, a sua volta, genera il timore di non riuscire a coprire tutte le spese. A tali legittime paure si aggiunge poi la speranza che la gente abbia voglia di tornare nei ristoranti, nonostante il Covid-19 non sia stato ancora sconfitto.
A questa delicata situazione è stato dedicato un servizio del TGR andato in onda ieri, 25 aprile, su Rai3 alle 14. È stata data voce ad alcuni ristoratori della nostra regione e tra questi il nocese Pasquale Fatalino, che ha espresso il suo desiderio di ricominciare, ma anche le grandi difficoltà che la ripresa comporterà. Ai microfoni Rai, il rinomato chef di Noci ha spiegato: «riapriremo passando da 70 a 20 coperti, questo determinerà una dolorosa riduzione di personale e sono diversi i colleghi che addirittura pensano di non aprire».
La riduzione dei coperti è dunque ad oggi l’unica certezza, con tutte le problematiche che ne conseguono. L’appello dei ristoratori si rivolge, pertanto, anche alle amministrazioni locali, affinché possano attivare delle misure che favoriscano le attività del territorio, consentendo di usufruire maggiormente degli spazi pubblici all’aperto in vista della bella stagione alle porte.