L’Amministrazione Intini aumenta i prezzi delle case di edilizia convenzionata “Contratti di quartiere”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’opposizione in consiglio comunale formata da Gianpiero Gentile, Fortunato Mezzapesa, Francesco Plantamura, Anna Martellotta, Paolo Conforti e Giacomo D’Ambruoso: I Contratti di Quartiere, come noto, sono nati per dare a giovani coppie, e più in generale alle fasce deboli e a famiglie in difficoltà economica, la possibilità di acquistare la casa a prezzi calmierati. In tale prospettiva la precedente amministrazione ha portato a termine il lungo percorso amministrativo del programma edilizio dei Contratti di Quartiere, rinunciando a destinare a verde-giardino pubblico aree centrali del paese. Sta di fatto che, contrariamente alle aspettative, il prezzo di acquisto degli alloggi di edilizia Convenzionata è lievitato a tal punto da portarlo pari o di poco inferiore al prezzo di mercato. Infatti, con delibera di Giunta Comunale n. 48 del 13.03.2024, l’amministrazione Francesco Intini ha incrementato il prezzo dell’edilizia convenzionata facendolo passare dagli iniziali € 1.580,00 circa al metro quadrato, agli attuali € 2.042,00 al metro quadrato.

Cosa significa tutto questo? Significa che giovani coppie, famiglie, soggetti deboli e/o con ridotte disponibilità economiche, per un appartamento di 90 metri quadri circa adesso dovranno spendere circa € 50.000,00 in più rispetto a quanto originariamente previsto. Tradotto in parole povere, per molti Nocesi la casa era e rimarrà un sogno. Quella portata avanti dalla attuale amministrazione è in tutta evidenza una posizione contraria e distorta rispetto ai presupposti che hanno dato vita al programma edilizio dei contratti di quartiere.

Chi si avvantaggia di questa decisione? Certamente la decisione assunta dalla giunta Intini non va a vantaggio di quelle fasce della popolazione a cui gli alloggi di edilizia convenzionata erano originariamente destinati. La maggioranza ha tentato, invano, di giustificare questo incremento di prezzo facendo leva sull’aggiornamento Istat, però questo è solo uno dei fattori che ha contribuito all’aumento dei prezzi. Seri dubbi e perplessità riguardano invece l’altro fattore che ha portato all’aumento del prezzo, e cioè la rappresentata obbligatorietà di consegnare gli alloggi con una classe energetica diversa da quella minima stabilità nella convenzione. È fondamentale che venga fatta chiarezza sulla prescrizione di questo punto. I cittadini destinatari dell’acquisto agevolato degli alloggi di edilizia convenzionata hanno il diritto di conoscere con chiarezza e giustificazioni le ragioni che si nascondono dietro questa precisa volontà e decisione.

Ed ancora, non è stato chiarito il criterio di accesso agli aventi diritto per l’acquisto dell’alloggio convenzionato. A Bari, ad esempio, il Sindaco Antonio De Caro ha previsto un bando pubblico per la verifica dei requisiti e per determinare la graduatoria degli aventi titolo. A Noci, invece, nulla è stato detto e precisato a tale riguardo, né tantomeno è stata pubblicata una manifestazione con la stessa intenzione di seguire quantomeno il modello della città di Bari. Anche questa scelta non giustificata lascia dubbi e perplessità nella mente dei cittadini e quindi preoccupa tale atteggiamento. Non stabilire i criteri e i requisiti per l’accesso all’edilizia convenzionata costituisce di fatto un ostacolo proprio alle fasce di popolazione che ne hanno più necessità e al quale era destinata.

Chiarisca pertanto questa maggioranza per quale motivo, in questo periodo peraltro caratterizzato da forti difficoltà economiche, è arrivata a tale decisione che risulta ingiusta e penalizzante per le fasce più deboli. Chiediamo che adotti immediatamente misure concrete per garantire l’accesso alla casa a tutte quelle fasce che hanno redditi con un ISEE non superiore a € 20.000,00 e poi a quelli con redditi maggiori. La casa deve rimanere un diritto fondamentale di ogni cittadino per vivere in un ambiente dignitoso e sicuro, non possiamo permettere che questo diritto venga negato a causa di scelte politiche scellerate. Aspettiamo immediate risposte e decisioni in tal senso, soprattutto dal Sindaco che in campagna elettorale ha promesso criteri di equità che oggi smentisce con tali decisioni, soprattutto non dando spiegazioni in consiglio comunale, anzi nascondendosi dietro pretestuose pregiudiziali di carattere procedimentale e di regolamenti. Chiediamo come forze di opposizione e come cittadini che venga rispettato il criterio di equità e di solidarietà nei confronti delle fasce più in difficoltà, garantendo prima a loro l’accesso al programma edilizio dei cosiddetti alloggi di edilizia convenzionata. Si stigmatizza il comportamento dei consiglieri di maggioranza e della giunta nel consiglio comunale del 5 giugno scorso nel quale abbiamo chiesto di affrontare apertamente la questione dell’aumento del prezzo, proponendo una verifica anche sulla competenza, vantata, a loro dire, esclusivamente dalla giunta. La maggioranza, pur di evitare di esprimersi sull’argomento, ha disatteso quanto concordato nella riunione dei capigruppo che ha preceduto la convocazione del consiglio comunale.

Il consigliere Marino Gentile a nome dell’intera maggioranza ha disconosciuto quanto deciso dal suo stesso capogruppo nella riunione, sollevando una strumentale questione regolamentare con una pregiudiziale, così impedendo di fatto di far conoscere a tutta la comunità cosa loro ne pensassero su tutta la vicenda. La posizione politica adottata da tale maggioranza denota mancanza di rispetto non solo nei confronti dell’opposizione ma anche, e soprattutto, nei confronti dell’intera città, adottando tali comportamenti ha delegittimato sia il ruolo dei capigruppo che quello della conferenza che li riunisce, svuotando quest’ultima di dignità e ruolo e creando, questo sì, un pericoloso precedente istituzionale ed un grave pregiudizio alle regole democratiche.

Tale scelta politica dell’amministrazione Intini conferma con i fatti la poca sensibilità verso i valori di solidarietà ed equità per le classi meno abbienti della nostra comunità, creando iniquità e diseguaglianza nel trattamento delle stesse. L’opposizione intera chiede a gran voce di cambiare questa scelta inopportuna e gravosa.

 

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